Consiglio europeo
Sudan: il Consiglio europeo aggiunge sei entità all'elenco delle sanzioni dell'UE
Il Consiglio ha adottato misure restrittive nei confronti di sei entità, vista la gravità della situazione in Sudan, dove sono in corso combattimenti tra le forze armate sudanesi (SAF) e le forze di supporto rapido (RSF) e le rispettive milizie affiliate.
I nuovi elenchi – i primi all'interno del regime sudanese – includono sei entità responsabili del sostegno ad attività che minano la stabilità e la transizione politica del Sudan.
Tra le entità elencate figurano due società coinvolte nella produzione di armi e veicoli per le SAF (Sistema delle industrie della difesa ed Ingegneria SMT); controllata dalle SAF Zadna International Company for Investment Limited e tre società coinvolte nell'approvvigionamento di attrezzature militari per la RSF (Al Junaid Multi Attività Co Ltd, Tradive General Trading ed GSK Advance Company Ltd).
Le entità elencate sono soggette a il congelamento dei beni. La fornitura di fondi o risorse economiche, direttamente o indirettamente, a loro o a loro vantaggio proibito.
Il 27 novembre 2023 l’Alto Rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza ha rilasciato una dichiarazione a nome dell’UE, ribadendo la sua forte condanna per i continui combattimenti tra le SAF e le RSF e le rispettive milizie affiliate. In questa dichiarazione, ha anche deplorato la drammatica escalation di violenza e il costo irreparabile in termini di vite umane in Darfur e in tutto il paese, nonché le violazioni del diritto internazionale dei diritti umani e del diritto umanitario internazionale.
L'UE resta profondamente preoccupata per la situazione umanitaria in Sudan e riafferma il suo fermo sostegno e la sua solidarietà al popolo sudanese.
Gli atti giuridici pertinenti sono stati pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.
sfondo
Il 9 ottobre 2023 il Consiglio ha adottato la decisione (PESC) 2023/2135 relativa a misure restrittive in considerazione di attività che compromettono la stabilità e la transizione politica del Sudan.
Delegazione dell'Unione europea nella Repubblica del Sudan
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