Politica
L’approfondimento dell’UE non è necessario per l’adesione di Ucraina e Moldavia all’UE
Il gruppo ECR si è espresso chiaramente contro la relazione d'iniziativa adottata oggi sull'ulteriore approfondimento dell'UE in vista dell'adesione di nuovi Stati membri come l'Ucraina e la Moldavia. Il mantra dell’attuale maggioranza federalista, che vuole trasferire sempre più poteri dagli Stati membri a Bruxelles, si basa su presupposti errati. Durante il dibattito, il relatore ombra dell'ECR Jacek Saryusz-Wolski ha dichiarato: "Dire che l'allargamento richiede la centralizzazione dell'UE attraverso la modifica del trattato è una palese menzogna. L'allargamento è solo un falso pretesto per la prevista costruzione di un superstato europeo che sostituirà l'attuale Unione Europea".
Il gruppo ECR ricorda che i precedenti allargamenti non hanno avuto un impatto negativo sulla capacità decisionale dell'UE. Al contrario, la velocità del processo decisionale è aumentata, anche quando è stata mantenuta l’unanimità.
"Un'approfondita ricerca accademica sui precedenti allargamenti e sul loro impatto sul funzionamento dell'UE ha dimostrato che l'allargamento non ha avuto un impatto negativo sulla capacità decisionale dell'UE. Al contrario, la velocità del processo decisionale è effettivamente aumentata, anche senza unanimità," ha detto Saryusz-Wolski.
"Anche se i precedenti allargamenti del 2004 e del 2007 hanno assorbito economie e popolazioni più numerose rispetto a quello successivo, le istituzioni dell'UE hanno continuato a funzionare bene e in modo ancora più efficace", Ha aggiunto.
Per il gruppo ECR, l’abolizione dell’unanimità rappresenterebbe una caduta in disgrazia che destabilizzerebbe l’intera struttura istituzionale dell’UE. Secondo i conservatori solo l’unanimità garantisce che le decisioni importanti siano negoziate su un piano di parità e che tutti gli Stati siano coinvolti.
Tuttavia, il gruppo ECR ritiene che il Parlamento europeo abbia giustamente sottolineato il ruolo dell'allargamento come importante strumento di politica estera, l'importanza di garantire lo status di candidato all'Ucraina, alla Moldavia e, a determinate condizioni, alla Georgia, nonché il ruolo dei Balcani occidentali. Tuttavia, in vista dell’allargamento, l’UE dovrebbe decentralizzarsi anziché centralizzarsi ulteriormente.
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