Salute e benessere
L'OMS stanzierà 1.8 milioni di dollari per l'assistenza sanitaria del Kazakistan
L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stanzierà 1.8 milioni di dollari per lo sviluppo sanitario del Kazakistan, secondo un accordo di cooperazione biennale firmato tra il Ministero della Sanità kazako e l'Ufficio europeo dell'OMS in occasione della 73a sessione del Comitato regionale per l'Europa dell'OMS il 25 ottobre a Astana. Secondo il ministro della Sanità kazako Azhar Giniyat, i fondi saranno destinati a fornire supporto esperto, metodologico e tecnico per migliorare la capacità dei professionisti medici, proteggere la salute di madri, neonati, bambini e adolescenti, combattere il cancro e le malattie non trasmissibili, HIV, AIDS e tubercolosi.
Il finanziamento verrà utilizzato anche per formare il personale medico e condurre campagne di informazione pubblica, tra le altre aree sanitarie. Giniyat ha sottolineato l’importanza della recente Conferenza globale sull’assistenza sanitaria di base, che ha sollevato la necessità di maggiori investimenti nell’espansione dei servizi sanitari di base essenziali per garantire un accesso equo alle cure mediche per i cittadini. Il direttore regionale dell'OMS per l'Europa Hans Kluge ha elogiato la proposta del presidente Kassym-Jomart Tokayev di creare una coalizione di paesi amici sull'assistenza sanitaria di base, poiché molti paesi non possiedono le adeguate capacità di gestione di questo problema.
"I paesi con un elevato livello di assistenza sanitaria di base hanno mostrato i migliori risultati nella protezione della popolazione dopo la pandemia di Covid-19", ha affermato, sottolineando che l'iniziativa del presidente sarà discussa in una riunione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite il prossimo anno. Kluge ha molto apprezzato il livello di digitalizzazione dell'assistenza sanitaria del Kazakistan, che aiuta a far fronte alle carenze di personale nel settore. Ha inoltre sottolineato l’importanza di includere gli psicologi nelle équipe sanitarie primarie, riconoscendo la salute mentale come una “nuova pandemia globale”.
Kluge ha ribadito l’importanza della vaccinazione in caso di un possibile ripetersi della pandemia di coronavirus, incoraggiando i paesi a condividere e scambiarsi i vaccini. Ha fatto eco alle parole di Tokayev secondo cui l'OMS è l'unica agenzia a coordinare le questioni di salute pubblica globale, esprimendo fiducia in una migliore preparazione per eventuali epidemie globali in futuro.
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