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La Commissione lancia una nuova banca dati per tenere traccia dei termini e delle condizioni dei servizi digitali

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La Commissione europea ha lanciato il Database dei termini e delle condizioni dei servizi digitali, che presenta i termini e le condizioni dei servizi digitali, con particolare attenzione alle piattaforme online come social media, app store o marketplace. Questa banca dati è un'iniziativa della Commissione che integra i vari requisiti di trasparenza introdotti dalla Legge sui servizi digitali (DSA), compreso l'obbligo per le piattaforme online di fornire una sintesi semplice e facilmente comprensibile dei loro termini e condizioni, nelle lingue degli Stati membri in cui operano.

Il database dei termini e delle condizioni dei servizi digitali fungerà da risorsa di riferimento per utenti, autorità di regolamentazione e parti interessate. Le autorità di regolamentazione saranno in grado di monitorare il panorama digitale e valutare la conformità legale alle normative. I ricercatori avranno l'opportunità di ottenere informazioni in tempo reale sui cambiamenti dei termini e delle condizioni attraverso il database.

Il database utilizza software open source sviluppato da Archivio dei termini aperti, un'iniziativa sotto il patrocinio politico dell'ambasciatore francese per gli affari digitali, con il sostegno della Commissione programma Internet di prossima generazione. Il database appena lanciato attualmente contiene già un archivio di 790 termini e condizioni di vari fornitori di servizi. Il database utilizza un sistema automatizzato che esamina i termini e le condizioni nel database più volte al giorno ed evidenzia le nuove modifiche.

La DSA introduce un livello di responsabilità completamente nuovo attraverso vari meccanismi di trasparenza. Questi includono l’obbligo per tutte le piattaforme online di rendere pubblici i propri utenti attivi mensili e di pubblicare rapporti sulla trasparenza designate piattaforme online molto grandi o motori di ricerca per creare archivi di annunci, pubblicare rapporti di audit, produrre rapporti di valutazione del rischio e fornire accesso ai ricercatori. La DSA dà inoltre mandato alla Commissione di mantenere a Banca dati sulla trasparenza, che include motivazioni dettagliate che le piattaforme informative devono fornire agli utenti quando i contenuti vengono rimossi o limitati.

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EU Reporter pubblica articoli da una varietà di fonti esterne che esprimono un'ampia gamma di punti di vista. Le posizioni assunte in questi articoli non sono necessariamente quelle di EU Reporter.
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