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Violazioni dei diritti umani in Russia, Cuba e Serbia

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Il Parlamento europeo ha adottato tre risoluzioni sulle rispettive situazioni dei diritti umani in Russia, Cuba e Serbia.

Il caso dell'organizzazione russa per i diritti umani Memorial

Il Parlamento condanna le ripetute persecuzioni ei recenti tentativi politicamente motivati ​​delle autorità russe di chiudere le due entità giuridiche dell'organizzazione per i diritti umani Memorial - International Memorial e del Memorial Human Rights Centre. I deputati chiedono inoltre l'immediato ritiro di tutte le accuse contro Memorial e la garanzia che l'organizzazione possa continuare a svolgere in sicurezza il suo importante lavoro senza interferenze da parte dello Stato.

La risoluzione invita inoltre il capo della politica estera dell'UE Josep Borrell a imporre sanzioni, nell'ambito del regime globale di sanzioni per i diritti umani dell'UE, ai funzionari russi coinvolti nella repressione illegale di Memorial e nei procedimenti giudiziari contro le organizzazioni e i suoi membri.

Esortando la Russia a porre fine alla repressione in corso nei confronti della società civile, dei difensori dei diritti umani e dei media indipendenti, i deputati chiedono inoltre alla delegazione dell'UE a Mosca e alle rappresentanze diplomatiche nazionali nel paese di monitorare da vicino la situazione e i processi legati a Memorial e di offrire organizzazioni mirate o individui qualsiasi supporto di cui potrebbero aver bisogno.

Il testo è stato approvato con 569 voti favorevoli, 46 contrari e 49 astensioni. Per maggiori dettagli è disponibile la versione integrale del rapporto suoe.

La situazione a Cuba

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I deputati denunciano con la massima fermezza i continui abusi sistematici contro manifestanti, dissidenti politici, leader religiosi, attivisti per i diritti umani e artisti indipendenti, tra gli altri, a Cuba. In particolare, la risoluzione chiede il rilascio immediato e incondizionato di José Daniel Ferrer, "Lady in White" Aymara Nieto, Maykel Castillo, Luis Robles, Félix Navarro, Luis Manuel Otero, reverendo Lorenzo Rosales Fajardo e Andy Dunier García, e tutti coloro detenuti per aver esercitato i loro diritti alla libertà di espressione e di riunione pacifica. Il testo rileva, tuttavia, che questi individui sono solo alcuni esempi delle centinaia di cubani che affrontano l'ingiustizia e la repressione imposte dal governo del paese.

La risoluzione condanna inoltre il recente rapimento e la detenzione arbitraria del vincitore cubano del Premio Sacharov Guillermo Fariñas e, nonostante il suo recente rilascio, chiede la fine dei regolari e persistenti arresti arbitrari e delle molestie che deve affrontare. I deputati si rammaricano inoltre del fatto che, nonostante l'entrata in vigore dell'accordo di dialogo politico e cooperazione (PDCA) tra l'UE e Cuba nel 2017, la situazione della democrazia e dei diritti umani nel paese non sia migliorata, ma si sia invece seriamente deteriorata. Ribadiscono che, come parte del PDCA, Cuba deve rispettare e consolidare i principi dello stato di diritto, della democrazia e dei diritti umani.

Il testo è stato approvato con 393 voti favorevoli, 150 contrari e 119 astensioni. È disponibile per intero qui.


Lavori forzati nella fabbrica di Linglong e proteste ambientaliste in Serbia

Il Parlamento esprime profonda preoccupazione per il presunto lavoro forzato, le violazioni dei diritti umani e il traffico di esseri umani di circa 500 vietnamiti nel cantiere di una fabbrica cinese di Linglong Tire a Zrenjanin, nel nord della Serbia. Esorta le autorità serbe a indagare con attenzione sul caso ea garantire il rispetto dei diritti umani fondamentali nella fabbrica, in particolare i diritti dei lavoratori, per fornire all'UE i risultati delle sue indagini e per chiedere conto ai responsabili.

Notando che la Serbia sta concedendo alla Cina e agli industriali cinesi sempre più privilegi legali nel paese, anche quando questi sono contrari al diritto dell'UE, i deputati esprimono la loro preoccupazione per la crescente influenza della Cina in Serbia e nei Balcani occidentali in generale. Invitano la Serbia, un paese candidato all'UE, a migliorare l'allineamento con il diritto del lavoro dell'UE ea conformarsi alle pertinenti convenzioni dell'Organizzazione internazionale del lavoro che ha ratificato.

Inoltre, i deputati sono molto preoccupati per la crescente violenza da parte di gruppi estremisti e teppisti contro le manifestazioni pacifiche dell'ambiente nel paese. Di recente sono state segnalate diffuse proteste in tutta la Serbia sullo sfondo dell'adozione precipitosa di due leggi, una delle quali è vista come l'apertura di uno spazio per controversi progetti di investimento straniero, con un pesante impatto sull'ambiente. Il testo si rammarica inoltre della quantità di forza utilizzata dalla polizia contro i manifestanti.

La risoluzione è stata adottata con 586 voti favorevoli, 53 contrari e 44 astensioni. Per maggiori dettagli è disponibile la versione completa qui.

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EU Reporter pubblica articoli da una varietà di fonti esterne che esprimono un'ampia gamma di punti di vista. Le posizioni assunte in questi articoli non sono necessariamente quelle di EU Reporter.

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