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La pubblicità senza accordo #Brexit del Regno Unito non ha lasciato la Gran Bretagna meglio preparata - cane da guardia

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La decisione del primo ministro Boris Johnson di lanciare una delle più grandi campagne pubblicitarie dalla seconda guerra mondiale per preparare la Gran Bretagna a una Brexit senza accordo è stata in gran parte inefficace, secondo un rapporto del supervisore della spesa del governo, scrive Andrew MacAskill.

La campagna "Get Ready for Brexit" ha dichiarato che il Regno Unito avrebbe lasciato l'UE il 31 ottobre dello scorso anno e ha esortato il pubblico a visitare un nuovo sito Web per verificare cosa era necessario fare per prepararsi a un'uscita senza accordo.

Alla fine, il parlamento ha votato per estendere la data di uscita alla fine di questo mese e Johnson ha concluso un accordo di divorzio con il blocco.

Il governo aveva stanziato 100 milioni di sterline per la sua campagna di preparazione alla Brexit con inserzioni in televisione, radio, giornali, online e sui cartelloni pubblicitari. Sono stati inoltre organizzati roadshow e campagne rivolte a gruppi specifici, come gli autotrasportatori.

Il National Audit Office ha rilevato che il numero di persone che hanno affermato di aver cercato o iniziato a cercare informazioni su cosa significherebbe una Brexit senza accordo non è cambiato in modo particolare durante la campagna.

La percentuale di persone alla ricerca di informazioni variava dal 32% al 37% durante la campagna. Alla fine della campagna la cifra era del 34%.

"Non è chiaro se la campagna abbia portato il pubblico a essere significativamente più preparato", ha affermato Gareth Davies, capo del National Audit Office.

Il governo è stato criticato dai legislatori dell'epoca che hanno detto che era uno spreco di denaro e fuorviante continuare a condurre la campagna pubblicitaria dopo che il parlamento aveva escluso che la Gran Bretagna lasci l'UE alla fine di ottobre.

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Nel momento in cui la campagna si è conclusa erano stati spesi 46 milioni di sterline dei 100 milioni di budget.

La Gran Bretagna lascerà l'UE venerdì (31 gennaio), concludendo anni di dibattito sull'opportunità di stare meglio al di fuori del blocco e avviando il processo di ridefinizione della sua economia, delle sue priorità nazionali e del suo posto nel mondo.

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EU Reporter pubblica articoli da una varietà di fonti esterne che esprimono un'ampia gamma di punti di vista. Le posizioni assunte in questi articoli non sono necessariamente quelle di EU Reporter.

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