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#Italy arriva prima delle agenzie di rating, dice il vice PM

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Il governo populista italiano farà una "scelta storica" ​​tra ciò di cui i cittadini hanno bisogno e ciò che le agenzie di rating dicono che dovrebbe essere fatto, ha detto il vice primo ministro, rispondendo al taglio di Fitch delle prospettive sul debito italiano,
scrive Silvia Ognibene.

Fitch la scorsa settimana ha cambiato le prospettive sul terzo più grande mucchio di prestiti statali al mondo da "negativo" a "stabile", citando le preoccupazioni sulla "natura nuova e non testata" del governo e le sue promesse di aumentare la spesa.

Il ministro dell'Economia Giovanni Tria ha risposto sabato in modo rassicurante, dicendo che l'Italia rispetterà i suoi impegni di bilancio dell'Unione Europea con scelte politiche concrete nelle prossime settimane.

Ma domenica il vicepremier Luigi Di Maio, che è anche leader del Movimento 5 stelle, è stato meno diplomatico, promettendo di mantenere l'impegno principale della campagna del suo partito: un reddito universale per i poveri.

"Nel 2019 deve partire il reddito universale", ha detto Di Maio in un convegno sulla costa toscana. "Dobbiamo mettere in bilancio il finanziamento in modo che almeno 5 milioni di italiani impoveriti possano tornare a lavorare".

Di Maio ha detto che a differenza dei governi precedenti, l'alleanza composta da 5 stelle e il partito di estrema destra Lega, entrato in carica a giugno, risponderebbe ai cittadini prima delle agenzie di rating.

"Non possiamo pensare di ascoltare le agenzie di rating e rassicurare i mercati, per poi pugnalare alle spalle gli italiani", ha detto. "Scegliamo sempre prima gli italiani".

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Entro la fine del mese l'Italia dovrà svelare i propri obiettivi di crescita e finanza pubblica, e la sua bozza di bilancio dovrà essere approvata entro la fine di ottobre.

Il governo ha detto che cercherà un margine di manovra di bilancio da Bruxelles, ma le relazioni si sono recentemente inasprite sull'immigrazione, con Di Maio che minaccia persino di porre il veto al prossimo bilancio settennale del blocco se l'UE non dovesse sostenere più dell'onere.

Il debito italiano di 2.3 trilioni di euro (2.06 trilioni di sterline), equivalente a oltre il 130% della sua produzione interna, rende il paese vulnerabile ai cambiamenti nel sentiment degli investitori.

Il divario tra i rendimenti obbligazionari italiani e tedeschi ha raggiunto il massimo in poco più di cinque anni.

In un'intervista con la Repubblica Il quotidiano Tria ha ribadito che l'Italia onorerebbe i propri impegni Ue, aggiungendo che una volta rese pubbliche le riforme del governo ei parametri di bilancio “lo spread si ridurrà”.

Oltre al reddito universale, il governo di coalizione ha affermato di voler tagliare le tasse, annullare parzialmente una riforma delle pensioni del 2011, evitare un aumento automatico dell'IVA il prossimo anno e aumentare gli investimenti nei lavori pubblici.

Ma dati recenti hanno indicato che l'economia italiana, la terza più grande della zona euro, sta rallentando quest'anno, riducendo ulteriormente il margine di manovra del governo.

"Il governo cammina sul filo del rasoio, con un grande carico di debito e costi di finanziamento elevati a causa del recente aumento dello spread BTP, che limita il suo spazio di manovra", ha detto Andrea Iannnelli, direttore degli investimenti obbligazionari di Fidelity International, Nota.

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EU Reporter pubblica articoli da una varietà di fonti esterne che esprimono un'ampia gamma di punti di vista. Le posizioni assunte in questi articoli non sono necessariamente quelle di EU Reporter.

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