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L'UE sanziona funzionari della sicurezza iraniani, compreso il potente capo dell'IRGC, per violazioni dei diritti umani

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Nel quadro della sua revisione annuale del regime di sanzioni dell'Iran in materia di diritti umani dell'Iran, l'UE ha annunciato lunedì (12 aprile) di aver emesso sanzioni contro otto funzionari della sicurezza iraniani, compreso il capo del potente Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche ([IRGC) e tre entità per la risposta violenta alle manifestazioni del novembre 2019, scrive Yossi Lempkowicz.

Le otto persone sono state aggiunte a una sanzione che ora comprende un totale di 89 individui e 4 enti.

''Il Consiglio ha deciso oggi di prorogare le sue misure restrittive in risposta a gravi violazioni dei diritti umani in Iran fino al 13 aprile 2022. Tali misure consistono in un divieto di viaggio e un congelamento dei beni, e un divieto di esportazione in Iran di attrezzature che potrebbero essere repressione interna e delle apparecchiature per il monitoraggio delle telecomunicazioni'', si legge in un comunicato dell'Ue.

Le sanzioni da imporre all'Iran sono adottate nell'ambito del regime mondiale di sanzioni per i diritti umani dell'UE istituito dal Consiglio dei ministri a dicembre.

Da allora, l'UE si è avvalsa di questo regime di sanzioni, modellato sul Magnitsky Act statunitense, contro Cina, Corea del Nord, Libia, Russia, Sud Sudan ed Eritrea.

In base a questo regime di sanzioni, le persone fisiche e giuridiche elencate sono soggette al congelamento dei beni nell'UE. Inoltre, le persone elencate nell'elenco sono soggette a un divieto di viaggio verso l'UE e alle persone e alle entità dell'UE è vietato mettere a disposizione fondi, direttamente o indirettamente, a tali persone elencate.

La mossa per imporre il congelamento dei beni e il divieto di visto, anche al capo dell'IRGC, arriva mentre l'UE svolge un ruolo di mediazione tra Iran e Stati Uniti, in qualità di coordinatore della commissione mista del JCPOA, l'accordo nucleare del 2015.

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EU Reporter pubblica articoli da una varietà di fonti esterne che esprimono un'ampia gamma di punti di vista. Le posizioni assunte in questi articoli non sono necessariamente quelle di EU Reporter.

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