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Le Bahamas presentano ricorsi legali sui cambiamenti climatici alla Corte internazionale di giustizia

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 Il procuratore generale Ryan Pinder, a nome del Commonwealth delle Bahamas, insiste davanti alla Corte internazionale di giustizia (ICJ) affinché i paesi di tutto il mondo siano ritenuti responsabili delle loro politiche climatiche, citando la minaccia esistenziale che il cambiamento climatico rappresenta per le Bahamas e altri paesi. piccoli stati insulari.

La richiesta scritta è stata presentata alla Corte internazionale di giustizia (ICJ) per il procedimento consultivo sugli obblighi degli Stati ai sensi del diritto internazionale per affrontare il cambiamento climatico.

“Siamo in una nuova era climatica, in cui gli impatti climatici guideranno sempre più l’instabilità geopolitica ed economica. Le istituzioni internazionali devono essere all’altezza della situazione e insistere per un’azione decisiva”, ha affermato il primo ministro Philip Davis. “Le Bahamas chiedono all’ICJ di chiarire gli obblighi legali degli stati di ridurre le politiche dannose e proteggere le generazioni attuali e future dagli impatti più devastanti del cambiamento climatico”.

Le Bahamas sostengono che gli Stati hanno il dovere di prevenire i danni ambientali, cooperare nell’azione per il clima e rispettare i diritti delle generazioni presenti e future a un ambiente sano.

"Il parere consultivo della ICJ fornirà le indicazioni tanto necessarie sulle responsabilità degli Stati nell'affrontare il cambiamento climatico", ha affermato il procuratore generale Ryan Pinder. “Rafforzerà il quadro giuridico per l’azione per il clima e riterrà gli Stati responsabili del loro contributo alla crisi”.

La presentazione delle Bahamas descrive in dettaglio gli impatti dei cambiamenti climatici riscontrati a livello nazionale e individuale, tra cui l'innalzamento del livello del mare, l'acidificazione degli oceani, eventi meteorologici estremi e danni alle barriere coralline. Le Bahamas attirano l'attenzione della Corte sugli impatti significativi e attuali dei cambiamenti climatici sull'economia nazionale e sugli impatti che le future generazioni di bahamiani potrebbero incontrare.

La richiesta è stata depositata presso la cancelleria dell'ICJ oggi, nei Paesi Bassi, venerdì 22 marzo 2024.

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La richiesta è a sostegno di una “richiesta di parere consultivo della Corte internazionale di giustizia sugli obblighi degli Stati rispetto al cambiamento climatico” avanzata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite attraverso la risoluzione 77/276.

Le Bahamas forniranno commenti sulle proposte di altri stati e organizzazioni internazionali prima della scadenza del 24 giugno 2024.

Le Bahamas continueranno a sostenere su molti fronti un’azione forte e ambiziosa per affrontare la crisi climatica e proteggere i diritti delle generazioni presenti e future.

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EU Reporter pubblica articoli da una varietà di fonti esterne che esprimono un'ampia gamma di punti di vista. Le posizioni assunte in questi articoli non sono necessariamente quelle di EU Reporter.

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