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Agenda europea sulle migrazioni

Migranti che hanno cercato di attraversare il Mediterraneo riportati in Libia

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Quasi 500 migranti che hanno cercato di attraversare il Mediterraneo centrale sono stati riportati in Libia, ha detto venerdì (26 maggio) un portavoce dell'agenzia delle Nazioni Unite per le migrazioni, due giorni dopo che gruppi di beneficenza hanno perso il contatto con la barca che li trasportava.

"La Libia è un porto pericoloso dove i migranti non dovrebbero mai essere riportati indietro", ha scritto su Twitter Flavio Di Giacomo, portavoce dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni delle Nazioni Unite (OIM).

Ha detto che c'erano 485 migranti e hanno attraccato nel porto libico di Bengasi venerdì. Non sono stati forniti ulteriori dettagli all'OIM in questa fase.

Alarm Phone, un gruppo che riceve le chiamate dalle navi dei migranti in difficoltà, non ha ricevuto segnali dalla barca da mercoledì mattina.

A quel tempo, la barca era alla deriva, senza motore funzionante, in alto mare a circa 320 km (200 miglia) a nord della Libia ea più di 400 km da Malta o dall'isola meridionale italiana della Sicilia.

La Guardia Costiera italiana ha riferito giovedì (25 maggio) del salvataggio di 423 e 671 migranti in due operazioni separate nelle acque di ricerca e soccorso italiane, e Alarm Phone ha affermato che non erano collegati alla barca scomparsa.

La guardia costiera italiana non ha avuto commenti immediati.

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In un incidente separato, l'ente di beneficenza tedesco SOS Humanity ha affermato che 27 migranti sono stati prelevati in mare da una petroliera e riportati illegalmente in Libia.

In base al diritto umanitario internazionale, i migranti non possono essere rimpatriati forzatamente in paesi in cui rischiano maltrattamenti gravi e diffusi abusi sui migranti è stato ampiamente documentato in Libia.

I governi europei hanno adottato una linea sempre più dura sulla migrazione, anche in Italia, che sta affrontando un'impennata degli arrivi via mare. Finora sono stati registrati più di 47,000 sbarchi, rispetto ai circa 18,000 dello stesso periodo del 2022.

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EU Reporter pubblica articoli da una varietà di fonti esterne che esprimono un'ampia gamma di punti di vista. Le posizioni assunte in questi articoli non sono necessariamente quelle di EU Reporter.

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