EU
#EuropeanCouncil: Vertice sulla crisi migrante inizia con frattura sopra rotta balcanica
L'UE ha avviato un vertice cruciale sulla crisi dei migranti, ma è già emersa una spaccatura sulla chiusura della principale rotta attraverso i Balcani.
Una bozza di comunicato aveva rivelato che l'UE stava per dichiarare chiusa la rotta, ma il governo tedesco l'ha respinta come un'idea puramente speculativa.
L'UE farà pressioni sulla Turchia, presente anche all'incontro, affinché riprenda i migranti in cambio di 3 miliardi di euro di aiuti. L'anno scorso, più di un milione di persone sono entrate illegalmente nell'UE via nave, principalmente dalla Turchia alla Grecia.
Molti migranti lasciano la Grecia nel tentativo di raggiungere il nord Europa, ma otto paesi hanno introdotto controlli temporanei alle frontiere.
Circa 13,000 migranti sono attualmente bloccati nella Grecia settentrionale, dopo che la Macedonia, sostenuta da Croazia, Ungheria e Slovenia, ha chiuso il confine, consentendo solo una piccola quantità di migranti ogni giorno.
Il vertice è organizzato in due parti: la prima coinvolge la Turchia, mentre la seconda parte è aperta solo ai leader dell'UE.
All'arrivo al vertice, Angela Merkel ha parlato della rotta balcanica affermando che "Ogni Paese, Grecia compresa, deve capire che non si tratta di chiudere qualcosa", un riferimento diretto alla speculazione sulla possibile chiusura del cosiddetto via dei Balcani.
L'accordo UE-Turchia significherà che la Turchia si riprenderà migliaia di migranti che non hanno diritto all'asilo. In cambio l'UE discuterà dei piani per il reinsediamento in Europa di alcuni rifugiati già in Turchia.
L'accordo è in discussione da tempo, ma all'inizio del 7 marzo, il primo ministro turco Ahmet Davutoglu ha chiesto maggiori aiuti monetari e una nuova discussione sull'ammissione della Turchia nell'UE.
L'UE potrebbe anche discutere la revisione del Regolamento di Dublino sui richiedenti asilo e adottare invece un sistema centralizzato per il trattamento delle domande.
Tuttavia, è improbabile che un nuovo sistema venga adottato facilmente. All'arrivo al vertice, il primo ministro britannico David Cameron ha prontamente affermato che "non ci sono prospettive che la Gran Bretagna si unisca a un processo comune di asilo in Europa".
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