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Garantire che il crimine non paghi: la Commissione avvia una consultazione pubblica per rivedere le norme dell'UE sulla confisca dei profitti dei criminali

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La criminalità organizzata genera grandi profitti e con solo l'1% circa dei proventi criminali confiscati oggi nell'UE, i criminali usano guadagni illeciti per aumentare la loro portata e infiltrarsi nell'economia legale e nelle istituzioni pubbliche, rappresentando una minaccia per lo stato di diritto. La Commissione sta lanciando un consultazione pubblica sul recupero e la confisca dei beni di reato, con l'obiettivo di rafforzare gli strumenti che consentono alle autorità nazionali di rintracciare, congelare e confiscare tali beni. Le autorità nazionali, regionali e locali, le organizzazioni della società civile, le imprese e i privati ​​sono invitati a contribuire fino al 27 settembre 2021. I risultati della consultazione confluiranno nella prossima valutazione e revisione delle norme dell'UE in materia di congelamento e confisca dei proventi di reato e sugli uffici di recupero dei beni.

Queste iniziative fanno parte del Strategia dell'UE per contrastare la criminalità organizzata e mirano a privare i criminali dei loro guadagni illeciti, riducendo gli incentivi che alimentano la criminalità grave e organizzata e limitando la capacità dei criminali di reinvestire tali profitti verso ulteriori crimini. Anche il commissario per gli affari interni Ylva Johansson ha pubblicato un articolo incoraggiare tutte le parti interessate a contribuire alla consultazione.

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EU Reporter pubblica articoli da una varietà di fonti esterne che esprimono un'ampia gamma di punti di vista. Le posizioni assunte in questi articoli non sono necessariamente quelle di EU Reporter.

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