Bosnia-Erzegovina
Forte sostegno all'integrazione della Bosnia-Erzegovina nell'Unione Europea
In una relazione adottata giovedì (24 giugno), il Parlamento si compiace dell'impegno della Bosnia-Erzegovina a proseguire il suo cammino verso l'UE, ma chiede ulteriori riforme sostanziali, Sessione plenaria DISASTRO.
Reagendo al Relazioni della Commissione 2019-2020 sulla Bosnia-Erzegovina, i deputati chiedono al Consiglio europeo di continuare a sostenere la prospettiva europea della Bosnia-Erzegovina, “incluso l'invio di un messaggio politico positivo sulla concessione dello status di candidato”.
Riconoscono i passi intrapresi dalla Bosnia-Erzegovina per affrontare gli aspetti chiave del Parere della Commissione sulla domanda di adesione del paese all'UE, ma ricorda che l'efficace funzionamento di istituzioni democratiche indipendenti e responsabili è un prerequisito per avanzare nel processo di integrazione dell'UE, compreso l'ottenimento dello status di candidato. Le riforme nei settori della funzionalità democratica, dello Stato di diritto, dei diritti fondamentali e della pubblica amministrazione sono cruciali, aggiungono.
In vista dei tentativi di minare la statualità e i valori costituzionali del paese, il Parlamento esprime il suo fermo sostegno alla sovranità, all'integrità territoriale e all'indipendenza della Bosnia-Erzegovina, ricordando che il percorso verso l'adesione all'UE dipende da una pace sostenibile, stabilità e una riconciliazione significativa che è alla base del processo democratico e multiculturale della Bosnia ed Erzegovina.
Riforme costituzionali ed elettorali
I deputati sottolineano che la Bosnia-Erzegovina deve affrontare le carenze nel suo quadro costituzionale e portare avanti le riforme per trasformare il paese in uno stato pienamente funzionale e inclusivo.
Il rapporto invita inoltre le autorità a riprendere negoziati inclusivi sulla riforma elettorale, eliminando tutte le forme di disuguaglianza e discriminazione nel processo elettorale. Sottolinea che l'accordo raggiunto in merito alle elezioni a Mostar ha consentito ai cittadini della città di votare alle elezioni locali del 2020 per la prima volta dal 2008.
Pressione migratoria
Preoccupati dall'aumento della pressione migratoria che ha portato a una grave situazione umanitaria, i deputati chiedono una risposta coordinata, strategica, a livello nazionale, al fine di migliorare la gestione delle frontiere e costruire capacità di accoglienza adeguate in tutto il paese. Per combattere la criminalità transfrontaliera in modo più efficace, è essenziale una più stretta cooperazione con i paesi vicini e le agenzie dell'UE competenti, sottolineano i deputati.
Quote
Relatore Paolo Rangel (PPE, Portogallo) ha dichiarato: “La Bosnia-Erzegovina è al centro dell'Europa e la sua diversità è al centro del DNA europeo. Sono necessarie ulteriori riforme, sulla base dei modesti progressi finora compiuti. Sosteniamo un dialogo inclusivo che coinvolga le riforme che consentiranno alla Bosnia-Erzegovina di avanzare sulla sua strada europea e di ottenere lo status di candidato. Questo è possibile solo affermando la natura pluralistica della Bosnia-Erzegovina, garantendo nel contempo una democrazia funzionale in cui tutti i popoli e i cittadini sono uguali!”
La relazione è stata adottata con 483 voti favorevoli, 73 contrari e 133 astensioni.
Maggiori informazioni
- Il testo adottato sarà disponibile qui, 24.06.2021
- Registrazione video del dibattito, 23.06.2021
- File di procedura
- Briefing del servizio di ricerca del PE: Bosnia-Erzegovina: difficile percorso verso l'adesione all'UE
- Commissione per gli affari esteri
- Multimedia: Allargamento UE-Balcani occidentali
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