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Disabilità

Diritti dei disabili: una carta europea di disabilità per armonizzare lo status in tutta l'UE

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Mobilità, istruzione, alloggio e inclusione attiva nella vita pubblica sono aree chiave in cui gli europei vivere con disabilità trarrebbe beneficio dalla riforma, affermano i deputati.

L'UE dovrebbe avere una definizione comune di disabilità e introdurre una Carta europea della disabilità per riconoscere reciprocamente lo stato di disabilità in tutta l'UE, sostengono i deputati in una risoluzione approvata con 579 voti a favore, 12 contrari e 92 astenuti.

Altre raccomandazioni approvate dai deputati includono un'assistenza più flessibile con i viaggi in treno e la rimozione delle barriere fisiche e amministrative al viaggio; sistemi educativi in ​​grado di accogliere diversi tipi di studenti e le esigenze dei diversi studenti; e fornire alloggi non istituzionalizzati e non segregati ai cittadini con disabilità, in modo che possano essere partecipanti attivi nella loro comunità.

Garantire l'accessibilità

Per partecipare equamente in una società sempre più dipendente dalle competenze digitali, il Parlamento chiede misure concrete, come gli enti pubblici che forniscono informazioni in lingua dei segni, braille e testo di facile lettura. Secondo i deputati, l'interpretazione della lingua dei segni dovrebbe essere introdotta per gli eventi basati sul parlato e gli edifici governativi dovrebbero essere accessibili.

Discriminazione e violenza

Sottolineano inoltre che l'UE deve concentrarsi maggiormente sulla lotta alla violenza (compresa la violenza di genere) e alle molestie, di cui le persone con disabilità sono vittime in modo sproporzionato, e per colmare il divario occupazionale tra le persone con disabilità e gli altri. Il Parlamento invita inoltre il Consiglio a procedere con una direttiva trasversale contro la discriminazione, attualmente bloccata.

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Relatore Alex Agius Saliba (S&D, MT) ha dichiarato: “Le persone con disabilità continuano ad affrontare molteplici ostacoli e discriminazioni nella loro vita. Uno di questi è il mancato riconoscimento reciproco dello status di disabilità tra gli Stati membri dell'UE, che costituisce un enorme ostacolo alla loro libertà di movimento. Ora è il momento di rispondere alle preoccupazioni dei nostri cittadini e di migliorare la vita delle persone con disabilità in un'Europa senza barriere. Dobbiamo promuovere la loro inclusione sociale ed economica e la loro partecipazione nella società, liberi da discriminazioni, nel pieno rispetto dei loro diritti e su basi paritarie con gli altri”.

sfondo
I Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (CRPD) è entrato in vigore nell'UE nel 2011. Secondo la convenzione, la commissione per le petizioni svolge un "ruolo di protezione" per garantire la conformità dell'UE alla CRPD. Dopo aver ricevuto decine di petizioni relative a questi temi, il comitato redatto un rapporto valutare le sfide attuali che devono affrontare le persone con disabilità.

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EU Reporter pubblica articoli da una varietà di fonti esterne che esprimono un'ampia gamma di punti di vista. Le posizioni assunte in questi articoli non sono necessariamente quelle di EU Reporter.

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