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Concorrenza: la Commissione invita a fare commenti sui contratti collettivi di lavoro per i lavoratori autonomi

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La Commissione Europea ha pubblicato un valutazione d'impatto iniziale come parte del processo che mira a garantirlo Le regole di concorrenza dell'UE non ostacolano la contrattazione collettiva per chi ne ha bisogno. La digitalizzazione sta influenzando profondamente il modo in cui le persone lavorano, creando nuove opportunità anche nel mercato del lavoro. Le prove dimostrano, ad esempio, che un numero crescente di persone si dedica al lavoro sulle piattaforme. Tuttavia, la digitalizzazione può anche creare sfide per gli individui e esercitare pressioni sulle condizioni di lavoro. Queste sfide sono presenti anche in alcune forme di lavoro autonomo al di fuori dell'economia delle piattaforme. Le regole europee di concorrenza non si applicano alla contrattazione collettiva dei lavoratori, ma la contrattazione collettiva dei lavoratori autonomi considerati come "imprese" potrebbe essere soggetta alle regole della concorrenza. 

Sebbene non spetti alla politica di concorrenza affrontare le sfide sociali cui sono confrontati i lavoratori autonomi vulnerabili, le regole di concorrenza dell'UE non dovrebbero essere un ostacolo ai negoziati o accordi collettivi che mirano a migliorare le condizioni di lavoro di questi individui. Nella valutazione d'impatto iniziale, la Commissione ha definito le opzioni iniziali per chiarire che, a condizione che siano soddisfatte determinate condizioni, le condizioni di lavoro possono essere migliorate attraverso contratti collettivi non solo per i dipendenti ma anche per i lavoratori autonomi che necessitano di protezione, in linea Regole di concorrenza dell'UE. La Commissione propone di valutare queste diverse opzioni attraverso una valutazione d'impatto. La valutazione d'impatto iniziale pubblicata è un'opportunità per il pubblico e per tutte le parti interessate pertinenti di commentare la forma e la portata dell'iniziativa. Gli stakeholder sono invitati a fornire il proprio contributo entro il 03/02/2021. Una consultazione pubblica più dettagliata, basata su un questionario, si svolgerà nel primo trimestre del 2021.

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EU Reporter pubblica articoli da una varietà di fonti esterne che esprimono un'ampia gamma di punti di vista. Le posizioni assunte in questi articoli non sono necessariamente quelle di EU Reporter.

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