EU
Essere consapevoli di #Russia e di propaganda #ISIS, avvertire affari esteri deputati
La pressione propagandistica sull'UE dalla Russia e dalle organizzazioni terroristiche islamiche sta crescendo, hanno detto i deputati della commissione per gli affari esteri in una risoluzione votata lunedì (10 ottobre). Cerca di distorcere la verità, incitare alla paura, provocare il dubbio e dividere l'UE. Tuttavia, questa pressione dovrebbe essere contrastata, non con maggiore propaganda, ma con messaggi positivi, sensibilizzazione e istruzione per aumentare l'alfabetizzazione dell'informazione tra i cittadini dell'UE, aggiungono i deputati.
I deputati si preoccupano che "con la consapevolezza limitata, in alcuni dei suoi Stati membri, che siano pubblici e arene di propaganda e disinformazione" e sollecitano i rappresentanti dei media e gli esperti degli Stati membri dell'UE a compilare dati e fatti sul consumo di propaganda.
La Russia cerca di dividere
I deputati sono preoccupati per la rapida espansione della propaganda ispirata al Cremlino. Notano che "il governo russo sta impiegando in modo aggressivo un'ampia gamma di strumenti e strumenti, come think tank [...], stazioni televisive multilingue (ad esempio Russia Today), pseudo-agenzie di stampa [...], social media e troll di Internet, per sfidare i valori democratici, dividere l'Europa, raccogliere sostegno interno e creare la percezione di stati falliti nel vicinato orientale dell'UE ”.
"La propaganda del Cremlino si rivolge direttamente a giornalisti, politici e individui specifici nell'UE", osserva il testo. I deputati sottolineano inoltre che la falsificazione della storia è una delle strategie chiave della Russia.
Daesh obiettivi dell'UE
Le organizzazioni terroristiche islamiche stanno attivamente facendo campagne per minare e aumentare il livello di odio contro i valori e gli interessi europei, afferma la risoluzione.
Poiché l'UE e i suoi cittadini sono i principali obiettivi di Daesh, i deputati chiedono agli Stati membri dell'UE di lavorare più strettamente per proteggere la società dalle sue spinte al reclutamento e migliorare la capacità di resistenza alla radicalizzazione. Suggeriscono inoltre di sviluppare una narrativa per contrastare Daesh, "anche attraverso l'emancipazione e una maggiore visibilità dei principali studiosi musulmani che hanno la credibilità di delegittimare la propaganda dell'ISIS".
Non usare la propaganda per contrastare la propaganda
Gli eurodeputati della commissione per gli affari esteri riconoscono che contrastare la propaganda con la propaganda è controproducente. Messaggistica positiva, sensibilizzazione e istruzione per aumentare l'alfabetizzazione dell'informazione nell'UE e consentire ai cittadini di analizzare criticamente il contenuto dei media, potrebbe essere la via da seguire, aggiungono i deputati.
La risoluzione suggerisce anche di approfondire la cooperazione tra UE e NATO sulla comunicazione strategica, rafforzando la task force strategica di comunicazione dell'UE e dando più sostegno per rafforzare la capacità di ripresa dei media nei paesi dell'UE vicini.
Prossimi passi
La risoluzione è stata approvata dai voti 31 a 8, con astensioni 14. Verrà sottoposto a votazione da parte della Camera piena durante le sessioni plenarie di novembre a Strasburgo.
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