relazioni euromediterranee
Oceana plaude ai nuovi passi avanti sulla trasparenza per la pesca nel Mediterraneo
Oceana accoglie con favore l'adozione da parte della Commissione generale della pesca per il Mediterraneo (CGPM) di una misura che migliorerà il suo elenco di navi autorizzate. A partire dalla prossima tornata di relazioni da parte dei paesi membri della CGPM, l'elenco mostrerà pubblicamente quali navi possono pescare in quali aree soggette a restrizioni, consentendo una maggiore trasparenza e un monitoraggio efficace. La misura è un esito del 44th riunione annuale della Commissione CGPM che si è svolta dal 2 al 6 novembre.
“Apprezziamo la decisione della CGPM di dare priorità alla trasparenza e alla responsabilità nel settore della pesca approvando la modifica del suo elenco di navi autorizzate. Questo risultato consentirà alle autorità, ai ricercatori e alle ONG di controllare le informazioni e avere maggiore chiarezza su quali navi possono pescare e dove, per prevenire attività illegali in mare. Per affrontare efficacemente la pesca INN, è essenziale continuare a migliorare l'elenco, per renderlo più completo e trasparente", ha affermato Helena Álvarez, scienziata marina di Oceana in Europa.
Oceana chiede ai paesi del Mediterraneo di ampliare ulteriormente le informazioni incluse nell'elenco delle navi autorizzate della GFCM, richiedendo ulteriori informazioni importanti come l'armatore, la bandiera precedente e maggiori dettagli relativi ai tipi di licenze di pesca concesse. Seguendo le migliori pratiche in altre ORGP, queste informazioni dovrebbero essere pubblicamente accessibili attraverso il sito web della CGPM, insieme a tutte le altre informazioni contenute nell'elenco delle navi autorizzate della CGPM.
Oceana accoglie con favore anche l'adozione di una nuova Area Limitata alla Pesca (FRA) nel canyon sottomarino di Bari nel Mare Adriatico meridionale, un'area di 1000 km2 chiusa alla pesca a strascico, che protegge importanti barriere coralline di acqua fredda, vivai di squali e habitat ittici essenziali per nasello, triglia e gambero rosato. Durante l'incontro è stata adottata anche la proposta di istituire in modo permanente il Jabuka/Pomo Pit FRA (Nord Adriatico). Per Oceana, questi passi sono importanti progressi per migliorare la protezione degli ecosistemi marini vulnerabili e ampliare la rete di divieti di pesca nel Mediterraneo e nel Mar Nero.
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