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Pozzi di carbonio

L'UE propone un piano per aumentare i "pozzi di assorbimento del carbonio" nella lotta ai cambiamenti climatici

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L'Unione europea ha elaborato piani per costruire foreste, praterie e altri "pozzi di raccolta del carbonio" naturali che assorbono l'anidride carbonica dall'atmosfera per aiutare a frenare il cambiamento climatico, secondo una bozza di documento vista da Reuters martedì (6 luglio), scrive Kate Abnet.

I pozzi di carbonio hanno acquisito importanza mentre i paesi si sforzano di raggiungere le emissioni "zero nette" entro il 2050, l'obiettivo che gli scienziati affermano che il mondo deve raggiungere per evitare i peggiori impatti del cambiamento climatico. Zero emissioni nette significa non emettere più gas serra di quelli che possono essere bilanciati rimuovendo i gas dall'atmosfera.

Secondo la Commissione europea, nel 263 le foreste, le praterie, i terreni coltivati ​​e le zone umide dell'UE hanno rimosso complessivamente 2 milioni di tonnellate di CO2 equivalente (CO2018e) dall'atmosfera. Questo conteggio spiega anche la quantità di CO2 rilasciata quando gli alberi sono stati abbattuti o le terre selvagge bruciate.

La Commissione proporrà la prossima settimana un obiettivo per espandere il pozzo dell'UE per assorbire 310 milioni di CO2e all'anno entro il 2030, dando a ciascuno Stato membro un obiettivo legalmente vincolante, secondo la bozza.

La proposta richiederebbe migliori protezioni per le foreste e le aree selvagge, che si sono ridotte a causa del disboscamento, della domanda di energia da biomassa e delle minacce aggravate dai cambiamenti climatici come incendi e parassiti.

La bozza non ha definito gli obiettivi nazionali, che sostituirebbero un requisito attuale per garantire che i pozzi di CO2 non si riducano in questo decennio.

Dal 2031, l'UE comincerebbe anche a contabilizzare le emissioni agricole di gas tra cui il metano, un altro potente gas serra, nel suo conteggio netto del pozzo di carbonio. Le emissioni dell'agricoltura dell'UE non sono diminuite dal 2010.

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La proposta dovrebbe essere pubblicata il 14 luglio come parte di un più ampio pacchetto di politiche climatiche il cui obiettivo principale sarà ridurre le emissioni di CO2 da fonti come veicoli, fabbriche e centrali elettriche.

Le politiche saranno poi negoziate dagli Stati membri e dal Parlamento europeo, un processo politicamente delicato che potrebbe richiedere fino a due anni.

L'UE prevede inoltre di istituire un sistema di certificati di rimozione del carbonio, secondo la bozza di proposta, che agricoltori e silvicoltori potrebbero vendere agli inquinatori che hanno bisogno di bilanciare le loro emissioni, creando un incentivo finanziario per lo stoccaggio del carbonio.

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EU Reporter pubblica articoli da una varietà di fonti esterne che esprimono un'ampia gamma di punti di vista. Le posizioni assunte in questi articoli non sono necessariamente quelle di EU Reporter.
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