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Il Movimento 5 Stelle italiano afferma che il CEO di Leonardo dovrebbe dimettersi dopo la sentenza del Monte dei Paschi

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Il Movimento 5 Stelle al potere in Italia ha chiamato il capo della difesa e del gruppo aerospaziale Leonardo LDOF.MI dimettersi dopo essere stato riconosciuto colpevole di falso in bilancio nel precedente incarico di presidente della Banca Monte dei Paschi di Siena. BMPS.MI scrive Stefano Bernabei.

Alessandro Profumo è stato uno dei tre ex dirigenti del Monte dei Paschi condannati la scorsa settimana per non aver prenotato correttamente operazioni su derivati ​​che secondo i pubblici ministeri hanno aiutato la banca a nascondere le perdite in uno dei più grandi scandali finanziari italiani.

"Alla luce della convinzione, ci aspettiamo che Alessandro Profumo si dimetta da CEO di Leonardo nell'interesse dell'azienda", si legge in un messaggio su un account Twitter a 5 stelle.

Leonardo, già noto come Finmeccanica, giovedì ha sostenuto Profumo, dicendo che "non esistevano le condizioni" per dimettersi. Le azioni del gruppo a controllo statale, di cui il Tesoro detiene una quota del 30%, sono scese del 3.7% nelle prime contrattazioni a Milano.

Profumo e l'ex amministratore delegato del Monte dei Paschi Fabrizio Viola sono stati condannati a sei anni di reclusione, mentre l'ex presidente del collegio sindacale Paolo Salvadori è stato condannato a tre anni e mezzo.

Tuttavia la sentenza è ancora soggetta ad appello e non diventerà definitiva fino al completamento del processo di appello.

Profumo, ex capo della banca Unicredit e uno dei dirigenti aziendali più importanti in Italia, è entrato a far parte di Leonardo nel 2017.

È succeduto a Mauro Moretti, a cui non è stato conferito un secondo mandato dopo essere stato condannato per un incidente ferroviario avvenuto quando era a capo delle Ferrovie dello Stato, l'operatore ferroviario italiano, nel 2009. Il processo di ricorso in quel caso continua.

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Prima di allora, l'ex amministratore delegato Giuseppe Orsi ha combattuto una lunga battaglia legale su un caso di corruzione relativo a un contratto per elicotteri del 2010 con il governo indiano. Alla fine è stato assolto lo scorso anno.

Nel 2011 Pier Francesco Guarguaglini ha rassegnato le dimissioni da presidente di Finmeccanica a seguito di un'indagine sulla corruzione incentrata sulle accuse di false fatture e fondi fangosi presumibilmente utilizzati per corrompere politici. L'inchiesta è stata successivamente archiviata.

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EU Reporter pubblica articoli da una varietà di fonti esterne che esprimono un'ampia gamma di punti di vista. Le posizioni assunte in questi articoli non sono necessariamente quelle di EU Reporter.

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