Brasil
In fuga #Venezuela: eurodeputati per sondare le condizioni umanitarie in Colombia e Brasile
I deputati visiteranno i confini del Venezuela con Colombia e Brasile questa settimana per valutare la situazione umanitaria delle persone in fuga dal Venezuela.
Da 25 a 29 di giugno, cinque eurodeputati diretti da Agustín Díaz de Mera (PPE, ES) viaggerà nella capitale della Colombia, Bogotá e nella città di confine di Cúcuta, mentre altri due, guidati da Francisco Assis (S&D, PT), viaggerà prima nella città di confine brasiliana di Boa Vista e poi nella capitale, Brasilia.
La delegazione visiterà entrambi i posti di frontiera e incontrerà le autorità nazionali, regionali e locali, nonché con le organizzazioni internazionali e le ONG, che si occuperanno dell'afflusso di cittadini venezuelani in fuga verso i paesi vicini.
Da quando 2005, oltre due milioni di venezuelani hanno lasciato il paese e, secondo l'UNHCR, più del 60% di loro si trova attualmente in una situazione irregolare.
La Colombia ospita la maggior parte della diaspora venezuelana, con oltre 800, 000 persone, mentre circa 50,000 sono in Brasile.
sfondo
Il Venezuela è affondato in una profonda crisi politica, economica e umanitaria, con un peggioramento della malnutrizione dovuto all'assenza di servizi sanitari di qualità, medicine e cibo, e al governo venezuelano che rifiuta di concedere aiuti umanitari nel paese.
Il presidente Nicolás Maduro è stato rieletto a 20 maggio per un altro mandato di sette anni in un'elezione in cui i principali partiti dell'opposizione, compresa la Mesa de la Unidad Democrática, vincitrice del Sakharov, non hanno potuto scappare.
La delegazione del Parlamento europeo ha tenuto una riunione preparatoria con i rappresentanti dei paesi interessati, l'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) e l'Organizzazione internazionale per le migrazioni (IOM) su 21 giugno a Bruxelles.
I partecipanti hanno affrontato le tensioni causate in Colombia, Brasile e altri paesi limitrofi, soprattutto in termini di salute, istruzione e alloggio, ribadendo la loro disponibilità a mantenere i loro confini aperti ai migranti venezuelani e invocando il sostegno dell'UE nel far fronte a questa crisi umanitaria senza precedenti.
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