EU
Presidenza italiana del Consiglio: i deputati condividono opinioni sulle priorità
L'Italia ha assunto la presidenza del Consiglio dell'UE dalla Grecia il 1 ° luglio. Durante la prima sessione plenaria del Parlamento dalle elezioni europee, il premier italiano Matteo Renzi ha detto ai deputati che era necessario che l'Europa agisse con convinzione e determinazione. Il Parlamento europeo ha chiesto ai principali eurodeputati italiani nei gruppi politici del Parlamento il loro punto di vista e le loro aspettative per i prossimi sei mesi.
Lorenzo Cesa (capo della delegazione NCD-UDC-SVP al PPE)
Veniamo da una crisi profonda che in alcuni paesi europei sta diventando drammatica. L'inizio di questa legislatura e la presidenza italiana rappresentano un momento importante per il rilancio della nuova politica europea. Le principali sfide che dobbiamo affrontare sono la ripresa dalla crisi, l'occupazione, i diritti fondamentali e il sostegno ai cittadini europei per stare al passo con un mondo in rapida evoluzione.
Elisabetta Gardini (capo delegazione Forza Italia al PPE)
La Presidenza italiana dovrebbe essere l'occasione per un nuovo inizio. La Presidenza italiana deve impegnarsi per migliorare l'economia reale, ad esempio aiutando le piccole e medie imprese europee e rispondendo ai cittadini europei, che chiedono un cambio di passo reale e visibile sull'occupazione, a cominciare dai giovani. Anche questioni come l'immigrazione devono cambiare a livello europeo.
Gianni Pittella (S&D)
Il nostro gruppo sostiene pienamente l'appello del primo ministro italiano Renzi per un nuovo inizio per l'Europa, basato su passione e visione, ma anche su azioni ambiziose. Dobbiamo essere coraggiosi e abbiamo bisogno di una vera leadership politica per ricostruire l'Europa, in modo che le generazioni future possano condurre vite migliori. L'Europa deve avere il coraggio di reinventarsi alla luce della crisi. Dobbiamo dare alle persone, e soprattutto ai giovani, un sogno e la convinzione che il loro futuro sarà migliore. La base delle nostre azioni deve essere la solidarietà.
Eleonora Forenza (GUE)
Le nostre proposte sono chiare: un piano europeo per l'occupazione e il salario minimo, come unica soluzione per uscire dalla crisi, e una messa in discussione del patto di stabilità, a partire dal fiscal compact. Purtroppo, ci aspettiamo che la Presidenza italiana continui solo con politiche di austerità, come confermato dai risultati dell'ultimo Consiglio. Le stesse politiche di Matteo Renzi, come evidenziato dal Jobs Act, peggioreranno ulteriormente l'instabilità del lavoro in Italia.
Ignazio Corrao (EFDD)
Direi che l'unica aspettativa che possiamo avere è quella di abbandonare subito l'austerità e lavorare su programmi per l'occupazione che possano riavviare un futuro, soprattutto nell'Europa meridionale. Questa Presidenza rischia di essere una delle tante promesse e zero fatti, poiché è molto vicina al sistema che rende i cittadini europei poveri e arrabbiati. Non ho grandi aspettative per questo semestre. Servirà le élite finanziarie europee e mai i cittadini, sarà lontano dall'economia reale e vicino alle grandi potenze. Causerà solo ulteriori problemi all'occupazione, a salari adeguati e più in generale alla dignità degli esseri umani.
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