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Meccanismo per proteggere #EUDemocracy ha bisogno più che mai, afferma il Parlamento europeo

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L'UE ha bisogno di un meccanismo globale, permanente e obiettivo per proteggere la democrazia, lo Stato di diritto ei diritti fondamentali, ha affermato il Parlamento europeo durante la plenaria.

In una risoluzione non legislativa, i deputati si rammaricano che la Commissione europea non abbia finora presentato una proposta legislativa per istituire un tale meccanismo, richiesta dalla Camera nell'ottobre 2016.

Notano che, da allora, il Parlamento ha compiuto il passo senza precedenti di invitare il Consiglio a far valere l'articolo 7 del trattato UE contro l'Ungheria e determinare l'esistenza di un chiaro rischio di una grave violazione da parte dell'Ungheria dei valori fondanti dell'UE, mentre il La Commissione ha preso l'iniziativa per quanto riguarda la Polonia e ha anche chiesto l'apertura del procedimento di cui all'articolo 7.

L'Aula chiede al Consiglio di "assumere correttamente" il suo ruolo istituzionale in queste procedure in corso, di informare il Parlamento immediatamente e pienamente in tutte le fasi e di invitare il Parlamento a presentare al Consiglio la sua proposta motivata sull'Ungheria.

Indicano inoltre le crescenti preoccupazioni per quanto riguarda la democrazia e lo stato di diritto a Malta, Slovacchia e Romania e l'elevato numero di procedure di infrazione contro diversi Stati membri nel campo della giustizia, dei diritti fondamentali e della cittadinanza.

Il testo, passato per alzata di mano, conclude il dibattito tenutosi in plenaria il 23 ottobre con il primo vicepresidente della Commissione Frans Timmermans e la presidenza austriaca del Consiglio.

Il Parlamento avverte che le sfide allo Stato di diritto e alla democrazia nell'UE rappresentano un rischio per la libertà, la sicurezza e la giustizia e per la legittimità dell'azione esterna dell'UE, in particolare in relazione alle sue politiche di adesione e di vicinato.

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I deputati sottolineano che il quadro sullo Stato di diritto istituito dalla Commissione nel 2014, utilizzato solo con la Polonia, si è rivelato insufficiente per prevenire o porre rimedio alle minacce.

Il meccanismo proposto dal PE si baserebbe su una valutazione annuale, basata su prove, del rispetto da parte di tutti gli Stati membri dei valori sanciti dalla Articolo 2 del trattato UE, comprese le raccomandazioni specifiche per paese - come avviene per le politiche economiche - seguite da un dibattito interparlamentare.

Questo nuovo strumento, si legge nella risoluzione, potrebbe essere collegato al progetto di legge proposto dalla Commissione per proteggere il bilancio dell'UE in caso di carenze in materia di stato di diritto.

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EU Reporter pubblica articoli da una varietà di fonti esterne che esprimono un'ampia gamma di punti di vista. Le posizioni assunte in questi articoli non sono necessariamente quelle di EU Reporter.

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