Conflitti
Propaganda di Kiev: mancanza di prove credibili
Commento di Ambasciatore Vladimir Chizhov sulla crescente ondata di speculazioni anti-russe nei media occidentali sulla situazione in Ucraina, 29 agosto 2014.
Alcuni media hanno recentemente diffuso affermazioni ucraine secondo cui "l'invasione militare russa in Ucraina" era in corso e richieste di "un'azione decisiva dell'Occidente". È estremamente deplorevole che la nuova ondata di propaganda di Kiev sulla situazione in Ucraina venga deliberatamente fatta saltare in aria e sia così facilmente supportata dai principali media europei nonostante la mancanza di prove credibili.
Negli ultimi mesi abbiamo sperimentato una serie di campagne di disinformazione così aggressive. Ci si potrebbe chiedere perché questo nuovo viene eseguito esattamente in questo particolare momento. Consentitemi di illustrare come vedo le ragioni di ciò. In primo luogo, sta diventando sempre più ovvio che tutti gli sforzi del governo ucraino per risolvere la crisi in corso nell'est del paese attraverso un'operazione militare punitiva, non solo non sono riusciti a portare una vittoria Blitzkrieg, ma sono sull'orlo del collasso.
In secondo luogo, ho la forte impressione che questa nuova campagna anti-russa rifletta il fatto che alcune persone a Kiev, e probabilmente in paesi terzi che agiscono in qualità di sponsor ucraini, sono meno che contente del recente lancio del formato Minsk di cooperazione internazionale sulla crisi ucraina . Questi colloqui, pur non avendo sfortunatamente portato a una svolta, hanno stabilito un importante contatto diretto ad alto livello tra l'Unione doganale e l'UE, aprendo la strada non solo alla soluzione pacifica della crisi ucraina, ma anche al rilancio della cooperazione Russia-UE.
Ultimo ma non meno importante. Non ci vuole un esperto per vedere che l'ondata di retorica russo-fobica è programmata per l'imminente incontro del Consiglio europeo del 30 agosto a Bruxelles e il vertice della NATO del 4-5 settembre in Galles, con l'obiettivo di ricordare a paesi della mitica "minaccia russa" e provocarli a intraprendere "azioni forti" contro la Russia.
Sono sicuro che i leader europei, così come il pubblico in generale, sono in grado di assumere una visione obiettiva, trarre conclusioni ragionevoli senza essere fuorviati da una ridicola disinformazione e capire che la soluzione politica della crisi ucraina non ha alternative.
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