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# MedFish4Ever - Più di 150 scienziati internazionali chiedono la fine della grave crisi della pesca eccessiva nel Mar Mediterraneo

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Esperti di fama mondiale esortano i responsabili delle decisioni dell'UE ad adottare un piano di gestione basato sulla scienza nel Mediterraneo occidentale per affrontare gli impatti della pesca a strascico.

Più di 150 scienziati internazionali hanno firmato Oceana's Dichiarazione Mediterranea esortando l'UE e i suoi Stati membri a porre fine alla crisi ambientale nel Mediterraneo, il mare più sfruttato al mondo, secondo un recente rapporto dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO).

“Questa crisi ambientale non è solo un avvertimento, è la dura realtà del Mar Mediterraneo. Per decenni l'Europa ha chiuso un occhio su questa situazione e questa posizione passiva ci ha portato oggi quasi al punto di non ritorno", ha affermato Lasse Gustavsson, direttore esecutivo di Oceana in Europa.

"L'UE deve frenare la pesca eccessiva per evitare lo scenario peggiore - il crollo degli stock ittici - adottando un piano di gestione basato sulla scienza nel Mediterraneo occidentale", ha aggiunto Gustavsson.

 La pesca eccessiva nel Mediterraneo colpisce circa il 90% degli stock ittici valutati, con tassi di sfruttamento medi che superano di oltre il doppio i livelli sostenibili raccomandati[1]. Secondo gli scienziati che sostengono questa Dichiarazione, un piano pluriennale efficace nel Mediterraneo occidentale dovrebbe:

Ø  Limitare la pesca a strascico, la tecnica di pesca più distruttiva, aumentando durante tutto l'anno la zona senza reti da traino da una profondità di 50 ad almeno 100 metri, dove si trovano aggregazioni di novellame e habitat marini sensibili. Anche le acque costiere dovrebbero essere riservate esclusivamente a una pesca ben gestita e a basso impatto;

Ø  proteggere i vivai e le zone di riproduzione in zone più profonde di 100 m, chiudendo temporaneamente o permanentemente le attività di pesca, e;

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Ø  fissare limiti di cattura (TAC) in linea con i pareri scientifici ripristinare e mantenere gli stock ittici a livelli sostenibili. I paesi mediterranei sono obbligati, ai sensi della politica comune della pesca, a riportare tutti i propri stock a tassi sostenibili entro il 2020.

Questo invito all'azione da parte degli scienziati viene rilasciato prima dei negoziati del Parlamento europeo che si svolgeranno il 24 settembre in commissione per la pesca e che dovrebbe portare all'adozione del primo piano di gestione pluriennale per la pesca demersale nel Mediterraneo all'inizio del 2019.

La Dichiarazione del Mediterraneo (compresi i firmatari)

Per saperne di più: Mediterraneo occidentale: crisi della pesca eccessiva: agisci ora o perdila per sempre

Leggi di più: Mar Mediterraneo a rischio

#TheMedStatement #StopOverfishing #CFPreality

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EU Reporter pubblica articoli da una varietà di fonti esterne che esprimono un'ampia gamma di punti di vista. Le posizioni assunte in questi articoli non sono necessariamente quelle di EU Reporter.

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