Seguici sui social

Economia

Belgio condannata a pagare 10 milioni di € per il mancato rispetto Corte europea di giudizio 8 luglio 2004 di giustizia (causa C-27 / 03) concernente il trattamento delle acque reflue urbane

SHARE:

Pubblicato il

on

Usiamo la tua registrazione per fornire contenuti nei modi in cui hai acconsentito e per migliorare la nostra comprensione di te. È possibile disdire in qualsiasi momento.

456px-Court_of_Justice_of_the_European_Union_emblem.svgUna penalità è imposto anche se il Belgio non rispetta in pieno con tale sentenza, il mancato rispetto che persiste nei confronti di cinque agglomerati. La direttiva 91 / 271 / CEE concernente il trattamento delle acque reflue urbane1 disciplina la raccolta, il trattamento e lo scarico delle acque reflue urbane e il trattamento e lo scarico delle acque reflue originate da taluni settori industriali. Esso mira in tal modo a proteggere l'ambiente dalle conseguenze dello scarico di acque reflue.

Nella sentenza del 8 luglio 2004 nella causa C-27 / 03 Commissione contro Belgio2, La Corte ha dichiarato che il Belgio aveva violato diverse disposizioni di tale direttiva per il fatto che agglomerati 114 nella regione fiamminga, agglomerati 60 nella regione vallona e la regione Bruxelles-Capitale non era riuscito a soddisfare i requisiti della direttiva 91 / 271.

Al momento il presente ricorso è stato proposto dalla Commissione europea, la violazione persisteva rispetto a un agglomerato fiamminga, agglomerati 21 valloni, e la Regione di Bruxelles-Capitale. Successivamente, nel corso dell'udienza, la Commissione ha deciso che le misure necessarie non erano state adottate per quanto riguarda solo cinque agglomerati3. Alla luce di tali informazioni, la Commissione ha modificato le sue affermazioni e ulteriormente limitato l'oggetto della controversia.

Prima di tutto, la Corte rileva che, alla scadenza del termine stabilito nel parere motivato del 26 giugno 2009, il Belgio non aveva adottato tutte le misure necessarie per conformarsi pienamente con il giudizio e 2004 della Corte, pertanto, , è venuta meno agli obblighi ad essa incombenti in forza del trattato sul funzionamento dell'Unione europea4.

Per quanto riguarda la determinazione dell'importo della somma forfettaria, la Corte sottolinea che la inadempimento è durato per anni quasi 9, che è eccessivo, anche se si deve riconoscere che la scala dei compiti da svolgere richiesto un sostanziale periodo di diversi anni e che il rispetto della sentenza deve essere considerato come sostanzialmente, o quasi del tutto, completo.

Per quanto riguarda la gravità dell'infrazione, la Corte osserva che, classificando l'insieme del proprio territorio come un 'area sensibile', secondo la direttiva, il Belgio ha riconosciuto la necessità di una maggiore tutela dell'ambiente nel suo territorio. La mancanza di trattamento delle acque reflue urbane costituisce un danno per l'ambiente.

Tuttavia, la Corte rileva che il Belgio ha accettato di notevoli investimenti al fine di conformarsi alla sentenza 2004 e ha fatto notevoli progressi. Inoltre, progressi sostanziali era già stata fatta entro il termine imposto nel parere motivato. Inoltre, la Corte sottolinea che il Belgio ha pienamente collaborato con la Commissione durante la procedura.

pubblicità

Pertanto, la Corte ritiene che, tenendo conto delle circostanze del caso, sarebbe giusto per impostare la quantità della somma forfettaria che il Belgio deve pagare a € 10 milioni.

Inoltre, tenendo conto di tutte le circostanze, la Corte ritiene che l'imposizione di una penalità di € 4 722 al giorno è appropriato.

Per quanto riguarda la frequenza della penalità, in accordo con la proposta della Commissione, dato che la disposizione di elementi di prova della conformità con la direttiva 91 / 271 può richiedere un certo periodo di tempo, e al fine di tener conto di eventuali progressi compiuti da tale Stato, il Tribunale ritiene opportuno per la penalità da calcolare sulla base di periodi di sei mesi, riducendo il totale relativo a tali periodi (vale a dire, una penalità di € 859 404 per ogni periodo di sei mesi di ritardo) di una percentuale corrispondente alla percentuale che rappresenta il numero di abitanti equivalenti che sono stati portati in esecuzione della sentenza 2004.

Condividi questo articolo:

EU Reporter pubblica articoli da una varietà di fonti esterne che esprimono un'ampia gamma di punti di vista. Le posizioni assunte in questi articoli non sono necessariamente quelle di EU Reporter.

Trending