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Mali: l'UE adotta sanzioni mirate contro cinque persone

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Il 4 febbraio il Consiglio ha deciso di imporre misure restrittive a cinque persone in considerazione della situazione in Mali, a seguito della sua decisione del 13 dicembre 2021 e dei recenti sviluppi nel paese. Queste persone, che includono membri di spicco del governo di transizione maliano, sono responsabili di azioni che ostacolano e minano il positivo completamento della transizione politica del Mali.

Le cinque persone designate sono soggette a a divieto di viaggio, che impedisce loro di entrare o transitare nei territori dell'UE, e an blocco dei beni. Inoltre, ai cittadini e alle imprese dell'UE è vietato mettere a loro disposizione fondi, direttamente o indirettamente.

L'UE continua a sostenere il popolo del Sahel e riafferma il suo pieno impegno a rispettare rigorosamente lo Stato di diritto, i diritti umani e il diritto umanitario internazionale in Mali.

Contesto e prossimi passi

Il 24 e 25 maggio 2021 il Consiglio europeo adottato conclusioni in cui ha condannato fermamente il colpo di stato avvenuto in Mali il 24 maggio 2021 e ha affermato che l'UE è pronta a prendere in considerazione misure restrittive mirate. Il 29 giugno il Nazioni unite Consiglio di Sicurezza ha adottato la risoluzione 2584 (2021), in cui ha anche condannato il colpo di stato e ha invitato tutte le parti interessate del Mali a facilitare una piena transizione politica e passaggio di potere alle autorità civili elette entro il periodo di transizione di 18 mesi. Ha inoltre invitato il governo di transizione del Mali a tenere elezioni presidenziali e legislative libere ed eque.

Il 7 novembre, ECOWAS deplorato la mancanza di progressi nella preparazione delle elezioni, deciso di imporre sanzioni con effetto immediato e ha invitato i partner internazionali ad approvare e sostenere l'attuazione delle sanzioni.

Il 13 dicembre, il Il Consiglio ha istituito un quadro autonomo per le sanzioni contro i responsabili di minacciare la pace, la sicurezza o la stabilità del Mali o di ostacolare l'attuazione della sua transizione politica.

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L'8 gennaio 2022, le autorità di transizione del Mali hanno presentato all'ECOWAS un nuovo calendario che programmava lo svolgimento del elezioni presidenziali per la fine del Dicembre 2025, fissando così la durata della transizione in un totale di cinque anni e mezzo, contrariamente all'accordo raggiunto con l'ECOWAS il 15 settembre 2020 e all'impegno nella Carta di Transizione. Alla luce di ciò, il 9 gennaio 2022, l'ECOWAS ha deciso di imporre ulteriori sanzioni economiche.

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EU Reporter pubblica articoli da una varietà di fonti esterne che esprimono un'ampia gamma di punti di vista. Le posizioni assunte in questi articoli non sono necessariamente quelle di EU Reporter.

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