Italia
Il leader anarchico italiano imprigionato entra nel 100° giorno di sciopero della fame
Alfredo Cospito (nella foto), un leader anarchico italiano incarcerato in stretto isolamento, venerdì (100 gennaio) è entrato nel centesimo giorno di sciopero della fame, mentre si moltiplicavano gli avvertimenti che la sua vita era a rischio.
Il 55enne protesta contro la detenzione sotto il duro regime del "41 bis", normalmente riservato ai massimi boss mafiosi come il recente arrestato Matteo messina denaro.
Il regime prevede l'isolamento per impedire ai detenuti di comunicare con gli affiliati. I prigionieri sono tenuti in piccole celle con videosorveglianza sempre in funzione.
Cospito sta scontando una pena per una sparatoria non mortale a un manager dell'energia nucleare nel 2012 e un doppio attacco dinamitardo contro un'accademia di polizia nel 2016, che non ha causato feriti.
Fino all'inizio di gennaio sopravviveva con acqua potabile e integratori, ma ha smesso di prenderli. Adesso vive di acqua, zucchero e miele.
Il difensore civico nazionale per i detenuti, Mauro Palma, ha detto che Cospito ha "urgentemente" bisogno di essere trasferito fuori dal suo carcere in Sardegna perché manca di strutture sanitarie adeguate.
Palma ha detto di aver "rotto il silenzio" sulla vicenda, dopo averla monitorata per settimane, sulla scia di notizie secondo cui le condizioni di salute del detenuto stavano peggiorando.
Giovedì, l'avvocato e il medico di Cospito hanno dichiarato di aver perso più di 40 kg (88 libbre) e di essersi rotto il naso e perso molto sangue dopo una caduta durante la doccia.
Il prigioniero ha difficoltà a camminare, usa una sedia a rotelle e indossa diverse paia di pantaloni e maglioni per riscaldarsi, ha detto la dottoressa Angelica Milia.
"Quest'uomo sta morendo", ha scritto l'ex deputato e attivista per i diritti umani Luigi Manconi in un editoriale sul quotidiano La Stampa, che ha invitato Papa Francesco a intervenire.
Cospito ha presentato ricorso davanti alla massima Corte di Cassazione contro il suo regime di "41 bis", ei giudici hanno fissato la data del 7 marzo per l'udienza.
Inizialmente, l'avevano programmato per il 20 aprile, ma la data è stata anticipata dopo che Milia ha detto che la sua paziente sarebbe morta per allora.
Due settimane fa, il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha dichiarato in un comunicato di seguire il caso "con la massima attenzione".
Nordio ha detto che Cospito è stato posto sotto il regime del "41 bis" a maggio, dopo aver inviato messaggi dal carcere chiedendo ai compagni anarchici di continuare la loro lotta armata.
Cospito protesta anche contro la richiesta dei pubblici ministeri di estendere la sua pena per gli attentati dinamitardi da 20 anni all'ergastolo, senza possibilità di libertà condizionale.
Il suo caso ha attirato l'attenzione oltre l'Italia. Il mese scorso A Gruppo anarchico greco ha ammesso un attacco incendiario alla casa di un diplomatico italiano, definendolo un atto di solidarietà con Cospito.
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