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Coronavirus

Un funzionario italiano dice che non è sbagliato usare il vaccino AstraZeneca in quelli fino a 65 anni

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Somministrare il vaccino AstraZeneca a chi ha un'età fino a 65 anni non sarebbe sbagliato, visti i ritardi nelle forniture all'Italia, ha detto lunedì (15 febbraio) il capo dell'agenzia nazionale dei medicinali AIFA, scrive Giulia Segreti.

Quando l'Agenzia europea per i medicinali (EMA) ha approvato il vaccino a gennaio, ha detto che non c'erano risultati sufficienti per dimostrare quanto bene funzionasse per le persone di età superiore ai 55 anni, sebbene potesse ancora essere somministrato alle persone anziane.

“Il vaccino è indicato per tutte le età, ma vista la mancanza di dosi, non sarebbe sbagliato suggerirne l'utilizzo a chi fino ai 65 anni di età”, ha dichiarato in un'intervista al quotidiano Corriere della Sera il presidente dell'AIFA Giorgio Palu.

L'AIFA ha raccomandato “l'uso preferenziale” del vaccino per i soggetti tra i 18 ei 55 anni. Ma altre nazioni come Francia, Germania e Portogallo hanno innalzato l'età massima per i soggetti vaccinati a 65 anni.

Per evitare una terza ondata, mantenere basse le varianti e limitare il contagio, Palu ha aggiunto che le regole di allontanamento sociale devono essere seguite per i prossimi due o tre mesi, con le riaperture di scuole e università respinte fino a quando la situazione non sarà migliore.

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EU Reporter pubblica articoli da una varietà di fonti esterne che esprimono un'ampia gamma di punti di vista. Le posizioni assunte in questi articoli non sono necessariamente quelle di EU Reporter.

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