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Afghanistan

L'UE riconosce che dovrà parlare con i talebani per garantire un passaggio sicuro del personale dell'UE e locale

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I ministri degli Esteri hanno tenuto una riunione straordinaria (17 agosto) per fare il punto sulla situazione in Afghanistan. I ministri hanno chiesto il rispetto dei diritti fondamentali e il passaggio sicuro dei cittadini dell'UE e del personale locale, riconoscendo che per farlo dovranno fare i conti con i talebani. L'UE è inoltre in contatto con i paesi vicini dell'Afghanistan per discutere il sostegno al previsto impatto migratorio dell'acquisizione talebana. 

L'Alto Rappresentante dell'UE Borrell ha riconosciuto gli sviluppi "memorabili" come l'evento geopolitico più significativo dall'annessione della Crimea da parte della Russia. C'è stata una chiara delusione per l'approccio unilaterale degli Stati Uniti. Borrell ha detto di aver parlato con il segretario di Stato americano Anthony Blinken, aggiungendo che gli eventi hanno illustrato come l'Europa abbia bisogno di sviluppare “la sua 'famosa' autonomia strategica”.

Rispondendo a una domanda di un giornalista afghano, ha affermato che non è stata una decisione dell'UE o degli Stati membri lasciare l'Afghanistan, ma che non potevano restare con le loro limitate capacità militari. Con un eufemismo, ha suggerito: "Poteva sicuramente essere gestito in un modo migliore".

L'UE ha affermato che il processo negoziale tra il governo afghano e i talebani ha offerto le migliori opportunità per raggiungere una soluzione che garantisse la sicurezza e la convivenza pacifica all'interno dell'Afghanistan e nella regione, tuttavia ha invitato tutte le parti a rispettare gli impegni assunti durante tale processo per arrivare a una “soluzione politica inclusiva, globale e duratura”. 

Mentre i ministri degli esteri si incontravano, i talebani hanno tenuto una conferenza stampa. Un giornalista ha chiesto se Borrell pensava che i talebani potessero essere cambiati, ha risposto: "Sembrano uguali, ma hanno un inglese migliore".

Borrell ha affermato che l'impegno dell'UE con i suoi partner in Asia centrale su un'ampia gamma di questioni, dal terrorismo alle migrazioni, sarà sempre più importante. L'ARVP che il Paese potrebbe aver bisogno di maggiori aiuti umanitari, ma ha affermato che gli aiuti allo sviluppo saranno subordinati a “una soluzione pacifica e inclusiva e al rispetto dei diritti fondamentali di tutti gli afghani, comprese le donne, i giovani e le persone appartenenti a minoranze, nonché il rispetto per gli obblighi internazionali dell'Afghanistan, l'impegno nella lotta alla corruzione e nella prevenzione dell'utilizzo del territorio afgano da parte di organizzazioni terroristiche”.

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