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Come i deputati europei vogliono affrontare la povertà lavorativa nell'UE

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Per combattere la povertà lavorativa, gli eurodeputati vogliono un'azione sui salari minimi e il sostegno per le persone più a rischio, comprese le donne ei lavoratori della gig economy. Quasi il 10% dei lavoratori dell'UE vive in povertà, con il 21.7% della popolazione colpita dalla povertà o dall'esclusione sociale. Inoltre, la pandemia rischia di esacerbare le disuguaglianze nell'UE.

Alla luce di ciò, i deputati chiedono alla Commissione europea e ai paesi dell'UE di includere la prevenzione della povertà lavorativa nel loro obiettivo generale di porre fine alla povertà nell'UE perché il principio secondo cui "il lavoro è il miglior rimedio alla povertà" non lo fa si applicano ai settori a basso salario e a coloro che lavorano in condizioni di lavoro precarie e atipiche.

In una relazione adottata il 9 febbraio, gli eurodeputati hanno chiesto che il salario minimo sia fissato al di sopra della soglia di povertà.

Scopri di più su Misure dell'UE per migliorare i diritti dei lavoratori.

Direttiva europea sui salari minimi

I deputati hanno accolto con favore il Proposta della Commissione per le norme dell'UE sul salario minimo adeguato, descrivendolo come un passo importante per garantire che tutti possano guadagnarsi da vivere con il proprio lavoro e partecipare alla società.

Hanno affermato che la legge dovrebbe garantire che i datori di lavoro non detraggano i costi per lo svolgimento del lavoro, come l'alloggio o l'attrezzatura retribuzioni minime.

Pari condizioni di lavoro per i lavoratori delle piattaforme digitali

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I deputati hanno affermato che per combattere la povertà lavorativa il quadro legislativo sulle condizioni minime di lavoro dovrebbe applicarsi a tutti i lavoratori, inclusi lavoratori atipici o non standard nell'economia digitale, che spesso lavorano in condizioni precarie.

Dovrebbero anche essere coperti dalle leggi sul lavoro e dalle disposizioni di sicurezza sociale e dovrebbero essere in grado di impegnarsi nella contrattazione collettiva.

Donne più a rischio di povertà ed esclusione sociale

Le donne nell'UE guadagnano in media il 15% in meno degli uomini, in parte a causa della minore partecipazione al mercato del lavoro. I deputati hanno esortato i paesi dell'UE ad attuare il Direttiva sull'equilibrio tra lavoro e vita privata per aiutare ad affrontare il problema.

Poiché le donne sono più a rischio di povertà ed esclusione sociale rispetto agli uomini, i deputati hanno anche sollecitato un'azione affrontare il divario retributivo di genere e garantire l'accesso a servizi di assistenza all'infanzia convenienti e di qualità.

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EU Reporter pubblica articoli da una varietà di fonti esterne che esprimono un'ampia gamma di punti di vista. Le posizioni assunte in questi articoli non sono necessariamente quelle di EU Reporter.

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