Dati
Iniziano ad applicarsi le nuove regole sui dati aperti e il riutilizzo delle informazioni del settore pubblico
Il 17 luglio ha segnato la scadenza per gli Stati membri per recepire la revisione Direttiva sui dati aperti e il riutilizzo delle informazioni del settore pubblico nel diritto nazionale. Le regole aggiornate stimoleranno lo sviluppo di soluzioni innovative come le app per la mobilità, aumenteranno la trasparenza aprendo l'accesso ai dati di ricerca finanziati con fondi pubblici e sosterranno le nuove tecnologie, compresa l'intelligenza artificiale. Un'Europa adatta all'era digitale Executive Vice President Margrethe Vestage ha dichiarato: “Con la nostra strategia sui dati, stiamo definendo un approccio europeo per sbloccare i vantaggi dei dati. La nuova direttiva è fondamentale per rendere disponibile per il riutilizzo il vasto e prezioso bacino di risorse prodotte dagli enti pubblici. Risorse che sono già state pagate dal contribuente. Quindi la società e l'economia possono beneficiare di una maggiore trasparenza nel settore pubblico e di prodotti innovativi”.
Il commissario per il mercato interno Thierry Breton ha dichiarato: “Queste regole sui dati aperti e sul riutilizzo delle informazioni del settore pubblico ci consentiranno di superare le barriere che impediscono il pieno riutilizzo dei dati del settore pubblico, in particolare per le PMI. Il valore economico diretto totale di questi dati dovrebbe quadruplicare da 52 miliardi di euro nel 2018 per gli Stati membri dell'UE e il Regno Unito a 194 miliardi di euro nel 2030. Maggiori opportunità commerciali andranno a beneficio di tutti i cittadini dell'UE grazie ai nuovi servizi”.
Il settore pubblico produce, raccoglie e diffonde dati in molte aree, ad esempio dati geografici, legali, meteorologici, politici ed educativi. Le nuove regole, adottate nel giugno 2019, garantiscono che una parte maggiore di queste informazioni del settore pubblico sia facilmente disponibile per il riutilizzo, generando così valore per l'economia e la società. Risultano da una revisione della precedente direttiva sul riutilizzo dell'informazione del settore pubblico (direttiva PSI). Le nuove regole aggiorneranno il quadro legislativo con i recenti progressi nelle tecnologie digitali e stimoleranno ulteriormente l'innovazione digitale. Maggiori informazioni sono disponibili online.
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