Kazakistan
Rybakina, nato a Mosca, che rappresenta il Kazakistan, vince Wimbledon nell'anno in cui i russi sono stati banditi dal torneo
Elena Rybakina, nata a Mosca, che rappresenta il Kazakistan, ha vinto il titolo di singolare femminile di Wimbledon in un anno in cui le russe sono state bandite dal torneo.
Il 23enne ha battuto il numero 2 del mondo Ons Jabeur della Tunisia in tre set 3-6, 6-2, 6-2.
Rybakina ha mostrato un po' di nervi nel primo set, ma è tornata forte nel secondo e nel terzo sconfiggendo Jabeur, che aveva cercato di diventare la prima donna araba e la prima donna africana a vincere un Grande Slam.
L'All England Club ha imposto il divieto ai giocatori russi e bielorussi dopo l'invasione russa dell'Ucraina.
Ma a Rybakina è stato permesso di competere quando è passata a rappresentare il Kazakistan quattro anni fa.
La sua vittoria è storica perché è la prima giocatrice a rappresentare il Kazakistan a vincere un titolo del Grande Slam.
Rybakina ha preso la decisione di cambiare alleanza per ricevere più finanziamenti e ha ripetutamente affermato di essere felice di rappresentare il suo paese di adozione.
Alla domanda prima della finale se "si sente ancora russa", Rybakina ha detto: "Cosa significa per te sentirti? Voglio dire, sto giocando a tennis, quindi per me mi sto godendo il mio tempo qui.
"Mi sento per i giocatori che non sono potuti venire qui, ma mi sto semplicemente divertendo a giocare qui sul palco più grande, godendomi il mio tempo e cercando di fare del mio meglio.
"Gioco per il Kazakistan già da molto tempo. Sono davvero felice di rappresentare il Kazakistan".
Ha chiesto che la guerra in Ucraina "si fermi il prima possibile". Alla domanda sulla sua residenza, che si dice sia a Mosca, ha detto: "Penso di basarmi su un tour perché viaggio ogni settimana".
La decisione del torneo di bandire i giocatori russi e bielorussi - che, tra gli altri, ha impedito al numero 1 del mondo Daniil Medvedev di partecipare, è stato molto controverso.
In risposta, le associazioni di tennis femminile e maschile, rispettivamente WTA e ATP, hanno fatto il passo senza precedenti di non assegnare punti classifica a nessun giocatore del torneo.
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