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Economia

L'UE intensifica gli sforzi per implementare i test antigeni in tutta Europa

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La Commissione Europea ha adottato una raccomandazione sull'uso dei test rapidi dell'antigene per la diagnosi di COVID-19 (18 novembre). La raccomandazione fornisce una guida su come selezionare i test antigeni rapidi; quando il loro uso è più appropriato, in particolare quando sono garantiti test più ampi e rapidi; e, consiglio che i test dovrebbero essere condotti da operatori addestrati.

Il commissario per la salute e la sicurezza alimentare Stella Kyriakides ha dichiarato: “I test ci dicono qual è l'entità della diffusione, dove si trova e come si sviluppa. È uno strumento decisivo per rallentare la diffusione di COVID-19. Per aumentare il coordinamento dell'UE sui metodi di test, oggi forniamo una guida agli Stati membri sull'uso del test rapido dell'antigene per gestire meglio i focolai di COVID-19 ".

I test dell'antigene sono più economici, più scalabili e molto più veloci nel fornire un risultato, ma sono comunque meno accurati dei test PCR. Alcuni pensano che i test antigeni siano, tuttavia, più efficaci nell'individuare coloro che hanno maggiori probabilità di diffondere la malattia e la loro velocità potrebbe renderli più efficaci. 

La Commissione lavorerà con gli Stati membri per creare un quadro per la valutazione, l'approvazione e il riconoscimento reciproco dei test rapidi, nonché per il riconoscimento reciproco dei risultati dei test, come questione urgente. L'OMS raccomanda test con sensibilità> 80% e specificità> 97%. 

La Commissione monitorerà il mercato e la disponibilità di nuovi test rapidi dell'antigene, tenendo conto della loro performance clinica. La Commissione lancerà iniziative per l'acquisizione di test al fine di garantire un accesso equo ai test rapidi dell'antigene e la loro rapida diffusione in tutta l'UE. 

La Commissione ha inoltre firmato un accordo con la Federazione internazionale delle società della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (IFRC) con un contributo di 35.5 milioni di euro, finanziato dallo strumento di sostegno alle emergenze (ESI), per aumentare la capacità di test COVID-19 nell'UE. Il finanziamento sarà utilizzato per supportare la formazione del personale per la raccolta dei campioni e l'analisi e l'esecuzione dei test, soprattutto tramite apparecchiature mobili.

La Commissione spera che i regimi di test concordati possano contribuire alla libera circolazione delle persone e al buon funzionamento del mercato interno in tempi di capacità di test limitate, potrebbero essere utilizzati ai punti di frontiera come gli aeroporti, per fornire un risultato di test rapido.

Gli sviluppi scientifici e tecnici continuano ad evolversi, offrendo nuove intuizioni sulle caratteristiche del virus e le possibilità di utilizzare diverse metodologie e approcci per la diagnosi COVID-19. La Commissione aggiornerà il suo parere non appena saranno disponibili ulteriori informazioni. 

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