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Brexit

"È ora che tutti si assumano le proprie responsabilità" Barnier

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Questa mattina (18 dicembre) Michel Barnier, capo negoziatore dell'UE, si è rivolto al Parlamento europeo per aggiornarlo sui negoziati con il Regno Unito. 

Barnier non ha nascosto la gravità della situazione, descrivendo questo momento come “molto serio e cupo”. In poche parole, "tra dieci giorni o giù di lì l'UE partirà con o senza un accordo". Ha fatto eco alla valutazione del presidente von der Leyen secondo cui un accordo era possibile, ma che il percorso per raggiungerlo è molto stretto.

Barnier ha detto che era giunto il momento per tutti di assumersi le proprie responsabilità. Ha delineato i tre aspetti fondamentali della negoziazione. In primo luogo, ha detto che gli inglesi hanno fissato la scadenza, hanno rifiutato la possibilità di una proroga a giugno. In secondo luogo, gli inglesi hanno fissato questa scadenza consapevoli della straordinaria sfida di completare un accordo globale in così poco tempo. Infine, ha detto in conformità con il suo mandato, tutto ciò che serve per riunirsi nel suo insieme, che nulla è concordato finché tutto non è stato concordato. 

La linea rossa britannica sulla sovranità è stata in conflitto con la sovranità condivisa dell'UE che il Regno Unito deve rispettare. Tale solidarietà si basa su valori comuni condivisi che sono alla base del mercato unico, sulla base di una concorrenza leale, con standard ambiziosi. Se il Regno Unito vuole discostarsi da tali standard è libero di farlo, ma avrebbe conseguenze in termini di tariffe e quote. Allo stesso modo, Barniers aggiunge che se il Regno Unito desidera riconquistare la sua sovranità sulla pesca, può farlo, ma l'Unione europea eserciterà il suo diritto sovrano di reagire o di compensare adeguando le condizioni dei prodotti, in particolare i prodotti della pesca che entrano nel mercato unico dal Regno Unito. 

Barnier ha affermato che nell'interesse della sicurezza dei cittadini è stata concordata la cooperazione in otto settori specifici: Europol, Eurojust, accordi di Prüm, estradizione, scambio di informazioni, congelamento e confisca dei beni. Il Regno Unito è disposto a rispettare i due prerequisiti dell'UE: il rispetto dei diritti fondamentali, in particolare, poiché sono sanciti dalla Convenzione europea dei diritti dell'uomo e la protezione dei dati privati.

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