Brexit
Il memo britannico trapelato dà un assaggio del possibile finale #Brexit del primo ministro May
Un memorandum trapelato dall'interno del governo britannico dà un assaggio di un possibile finale al dramma Brexit: il primo ministro Theresa May saluta un accordo in poco più di 10 giorni, i sostenitori esultano come concordato e il patto viene messo ai voti in parlamento il 27 Novembre, scrive Guy Faulconbridge.
L'ufficio di May ha respinto il documento, che è stato pubblicato martedì dalla BBC, e ha affermato che l'ortografia scadente e il linguaggio infantile indicavano che non rappresentava il pensiero del governo, sebbene un portavoce non abbia negato esplicitamente che il documento fosse autentico.
Meno di cinque mesi prima che il Regno Unito lasci l'Unione europea il 29 marzo, un accordo è quasi concluso, ma i funzionari hanno ripetutamente ammonito che stanno ancora negoziando sulla questione del confine irlandese.
Secondo il memorandum di comunicazione, intitolato Brexit Communications Grid Summary, il governo di May doveva rivedere l'accordo il 6 novembre, con il segretario alla Brexit Dominic Raab che annunciava progressi decisivi l'8 novembre.
Dopo che un accordo è stato raggiunto, leader come il primo ministro giapponese avrebbero twittato a sostegno. Il nome del primo ministro irlandese Leo Varadkar è stato scritto in modo errato.
"Il quadro generale è che un accordo è vicino", ha affermato Anand Menon, professore di politica europea al King's College.
Come altri nominati nel documento come figure che dovrebbero sostenere pubblicamente l'accordo, Menon ha affermato di non essere stato contattato per fornire supporto alla coreografia.
Non è chiaro se May possa convincere il parlamento britannico a sostenere un accordo sulla Brexit: sono necessari circa 320 voti per vincere, ma i 315 legislatori conservatori di May non sono uniti dietro i suoi piani.
La nota indicava che la votazione si sarebbe svolta il 27 novembre.
Se May non riuscirà a concludere un accordo sulla Brexit con l'UE, o se il parlamento boccerà il suo accordo, il Regno Unito dovrebbe affrontare l'uscita dall'UE senza un accordo di divorzio, e quindi senza un periodo di transizione.
Molti capi di affari e investitori temono che una Brexit "senza accordo" indebolirebbe l'Occidente, metterebbe nel panico i mercati finanziari e bloccherebbe le arterie del commercio.
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