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# Siria: # regime di Assad, #Russia e #Iran sono responsabili di crimini efferati
Il regime di Assad, la Russia e l'Iran devono rispettare il cessate il fuoco del 30-day e assumersi la responsabilità per gli efferati crimini commessi in Siria, hanno detto i deputati la scorsa settimana in plenaria.
Condannano fermamente tutte le atrocità, i bombardamenti di civili e le diffuse violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale commesse in Siria durante i sette anni di conflitto. Questa guerra ha causato 400 vittime siriane, altre migliaia sono state ferite e milioni sono stati sfollati, hanno affermato i deputati.
L'ultima testimonianza di una spirale di violenza è l'offensiva del regime siriano contro Ghouta orientale tenuta dai ribelli. I deputati chiedono a tutte le parti, e in particolare al regime di Assad, la Russia e l'Iran, di attuare il cessate il fuoco del 30-day fissato dal Consiglio di sicurezza dell'ONU su 24 di febbraio e consentire l'aiuto umanitario.
Sottolineano che il regime siriano e i suoi alleati, Russia e Iran, sono responsabili ai sensi del diritto internazionale degli efferati crimini che continuano a commettere in Siria e delle conseguenze economiche dei loro interventi militari. I ripetuti veti russi nel Consiglio di sicurezza sulla Siria e gli sforzi per rinnovare le indagini delle Nazioni Unite sugli attacchi chimici in Siria sono "vergognosi", dicono i deputati, aggiungendo che "l'ostruzione delle indagini internazionali è più un segno di colpa che altro". I deputati chiedono inoltre la creazione di un tribunale per i crimini di guerra siriani, in attesa di un rinvio favorevole alla Corte penale internazionale.
I ripetuti tentativi regionali e internazionali di porre fine alla guerra hanno fallito. Tuttavia, i deputati chiedono che non si perda la speranza e che gli sforzi per trovare una soluzione politica attraverso il processo di Ginevra guidato dall'ONU debbano essere rinnovati. Chiedono al capo della politica estera dell'UE Mogherini di rafforzare il ruolo dell'UE nei colloqui di pace, sostenere le no-fly zones, sostenere attivamente la società civile siriana e impegnare risorse significative per la ricostruzione della Siria. I deputati accolgono con favore la seconda conferenza di Bruxelles sulla Siria organizzata dall'UE che si terrà su 24-25 aprile.
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