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Stato di diritto: raccomandazione della Commissione problemi di #Poland

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Polonia-e-vicini-map_fb-sizeLa Commissione europea ha adottato oggi (27 luglio) una raccomandazione sullo Stato di diritto sulla situazione in Polonia, in cui espone le preoccupazioni della Commissione e raccomanda come affrontarle.

Questo nuovo passo nel quadro dello stato di diritto segue il dialogo intenso che è stato in corso con le autorità polacche da 13 gennaio. Dopo l'adozione di un Opinione sulla situazione in Polonia su 1 giugno, il Parlamento polacco ha adottato una nuova legge sul Tribunale costituzionale su 22 luglio. La Commissione ha valutato la situazione generale, anche alla luce della nuova legge, e giunge alla conclusione che, anche se le sue preoccupazioni sono state affrontate da tale legge, permangono importanti questioni di preoccupazione riguardanti lo stato di diritto in Polonia. La Commissione formula pertanto raccomandazioni concrete alle autorità polacche su come affrontare tali preoccupazioni.

La Commissione ritiene che vi sia una minaccia sistemica allo stato di diritto in Polonia. Il fatto che al Tribunale costituzionale sia impedito di garantire pienamente un'efficace revisione costituzionale influisce negativamente sulla sua integrità, stabilità e corretto funzionamento, che è una delle garanzie essenziali dello stato di diritto in Polonia. Laddove è stato istituito un sistema giudiziario costituzionale, la sua efficacia è una componente chiave dello stato di diritto.

Il primo vicepresidente Frans Timmermans ha dichiarato: "Nonostante il dialogo proseguito con le autorità polacche dall'inizio dell'anno, la Commissione ritiene che le principali questioni che minacciano lo Stato di diritto in Polonia non siano state risolte. Stiamo pertanto formulando raccomandazioni concrete alle autorità polacche su come affrontare le preoccupazioni in modo che il Tribunale costituzionale della Polonia possa svolgere il suo mandato per fornire un'efficace revisione costituzionale ".

Oggi la Commissione raccomanda in particolare che la Polonia:

  • Rispetta e attua pienamente le sentenze del Tribunale costituzionale di 3 e 9 di dicembre 2015. Ciò richiede che i tre giudici nominati legalmente nell'ottobre 2015 dalla precedente legislatura possano assumere la loro funzione di giudice nel Tribunale costituzionale e che i tre giudici nominati dalla nuova legislatura senza una base giuridica valida non assumano la carica di giudice senza essere validamente eletto;
  • pubblica e attua integralmente il giudizio di 9 March 2016 del Tribunale costituzionale, nonché tutte le sentenze successive, e garantisce che la pubblicazione delle sentenze future sia automatica e non dipenda da alcuna decisione dei poteri esecutivo o legislativo;
  • assicura che qualsiasi riforma della legge sul tribunale costituzionale rispetti le sentenze del tribunale costituzionale, comprese le sentenze di 3 e 9 di dicembre 2015 e la sentenza di 9 di marzo 2016 e tiene pienamente conto del parere della commissione di Venezia; e garantisce che l'efficacia del Tribunale costituzionale in quanto garante della Costituzione non sia compromessa da nuovi requisiti, sia separatamente che attraverso il loro effetto combinato, e;
  • garantisce che il Tribunale costituzionale possa riesaminare la compatibilità della nuova legge adottata su 22 luglio 2016 sul Tribunale costituzionale prima della sua entrata in vigore e pubblicare e dare piena attuazione al giudizio del Tribunale a tale riguardo.

Prossimi passi

La Commissione raccomanda alle autorità polacche di adottare le misure appropriate per far fronte con urgenza a questa sistemica minaccia allo stato di diritto e chiede al governo polacco di informare la Commissione, entro tre mesi, delle misure adottate a tal fine.

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La Commissione resta pronta a portare avanti un dialogo costruttivo con il governo polacco. In mancanza di un follow-up soddisfacente entro il termine fissato, si può ricorrere alla "procedura dell'articolo 7".

sfondo

Lo Stato di diritto è uno dei valori comuni su cui si fonda l'Unione europea. Si è sancito dall'articolo 2 del trattato sull'Unione europea. La Commissione europea, insieme con il Parlamento europeo e il Consiglio, è responsabile in virtù dei trattati per garantire il rispetto dello Stato di diritto come valore fondamentale della nostra Unione e fare in modo che la legge, i valori ei principi dell'UE siano rispettati.

I recenti avvenimenti in Polonia riguardanti in particolare la Corte costituzionale hanno portato la Commissione europea ad aprire un dialogo con il governo polacco al fine di garantire il pieno rispetto dello Stato di diritto. La Commissione ritiene necessario che il Tribunale costituzionale polacco sia in grado di svolgere appieno le sue responsabilità ai sensi della Costituzione, e in particolare di garantire un efficace controllo costituzionale degli atti legislativi.

Il Rule of Law Framework - introdotto su 11 marzo 2014 - prevede tre fasi (vedere anche la grafica nell'allegato 1). L'intero processo si basa su un dialogo continuo tra la Commissione e lo Stato membro interessato. La Commissione terrà regolarmente e strettamente informati il ​​Parlamento europeo e il Consiglio.

  • Valutazione della Commissione: La Commissione raccoglierà ed esaminerà tutte le informazioni pertinenti e valuterà se vi sono chiare indicazioni di una minaccia sistemica allo Stato di diritto. Se, in base a queste prove, la Commissione ritiene che vi sia una minaccia sistemica allo Stato di diritto, avvierà un dialogo con lo Stato membro interessato, inviando il suo "parere sullo Stato di diritto", motivando le sue preoccupazioni. Il presente parere funge da monito per lo Stato membro e offre allo Stato membro interessato la possibilità di rispondere.
  • Raccomandazione della Commissione: In una seconda fase, se la questione non è stata risolta in modo soddisfacente, la Commissione può emettere una "raccomandazione sullo Stato di diritto" indirizzata allo Stato membro. In questo caso, la Commissione raccomanderebbe allo Stato membro di risolvere i problemi individuati entro un termine prestabilito e informerebbe la Commissione delle misure adottate a tal fine. La Commissione renderà pubblica la sua raccomandazione.
  • Follow-up alla raccomandazione della Commissione: In una terza fase, la Commissione monitorerà il seguito dato dallo Stato membro alla raccomandazione. In mancanza di un follow-up soddisfacente entro il termine fissato, si può ricorrere alla "procedura dell'articolo 7". Questa procedura può essere avviata su proposta motivata di un terzo degli Stati membri, del Parlamento europeo o della Commissione.

 

L'allegato I

Grafico

Per maggiori informazioni:

Raccomandazione della Commissione per quanto riguarda lo stato di diritto in Polonia

MEMO / 16 / 2644

Raccomandazione della Commissione sullo Stato di diritto in Polonia: domande e risposte

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EU Reporter pubblica articoli da una varietà di fonti esterne che esprimono un'ampia gamma di punti di vista. Le posizioni assunte in questi articoli non sono necessariamente quelle di EU Reporter.

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