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Economia

"I pagamenti ei controlli della politica agricola comune dovrebbero essere basati sul beneficiario finale", l'eurodeputato von Cramon

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I deputati hanno votato le nuove norme che disciplinano la politica agricola comune, che rappresenta circa un terzo del bilancio dell'UE. Le riforme volte a rendere la politica più sostenibile sono state indebolite da una serie di emendamenti da parte dei principali gruppi politici in parlamento.

Il commissario europeo per l'Agricoltura, Janusz Wojciechowski, ha affermato che la politica deve fornire vantaggi economici, ambientali e sociali agli agricoltori e ai cittadini europei. Si è rammaricato che i deputati al Parlamento europeo siano stati meno ambiziosi della Commissione nell'allineare la politica con l'accordo verde e nel renderlo più equo.  

L'eurodeputata Viola von Cramon (Verdi, Germania) ha criticato gli accordi raggiunti dai tre principali gruppi parlamentari - Partito Popolare Europeo, Socialdemocratici e Rinnovo - per non aver colto l'opportunità di fare riforme che porterebbero a una politica più verde che sosterrebbe la biodiversità.  

Von Cramon si rammarica inoltre che una governance debole comporterà un uso improprio dei fondi. Gran parte della PAC viene spesa in pagamenti diretti assegnati sulla base degli ettari o del volume di bestiame come uniche condizioni per ricevere i fondi dell'UE. Dice che ciò ha portato a pratiche cattive e talvolta criminali di accaparramento di terre, soprattutto nell'Europa centrale e orientale. Un'altra scappatoia che sottolinea nei pagamenti PAC è il fatto che le sovvenzioni vengono distribuite "per azienda agricola" dove il beneficiario finale di queste sovvenzioni può essere una persona e non necessariamente la persona che lavora nell'azienda agricola. Per questo motivo, Von Cramon è convinto che i pagamenti ei controlli della PAC dovrebbero essere basati sul "beneficiario finale" e che dovrebbe esserci un limite fisso (massimale) all'importo massimo delle sovvenzioni annuali che un singolo beneficiario finale potrebbe ricevere.

Nel complesso, sostiene che sono necessari controlli più severi sulla spesa, nell'ambito di entrambi i pilastri (pagamento diretto e sviluppo rurale).  

Von Cramon afferma che continuando a sostenere le colture coltivate per ettaro, la politica agricola di punta dell'UE sta uccidendo la biodiversità e sta allontanando l'UE dai suoi obiettivi e impegni verdi nell'accordo sul clima di Parigi. Van Cramon è una delle tante voci che affermano che è giunto il momento che l'UE rompa con le vecchie pratiche di forte sostegno ai grandi produttori agricoli multinazionali e reintroduca i piccoli e medi agricoltori biologici e consenta al suolo e alla natura di riconquistare alcune delle sue perso forza.

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