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Infrastrutture essenziali: nuove regole per promuovere la cooperazione e la resilienza

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I deputati della commissione per le libertà civili approvano nuove regole per proteggere meglio i servizi essenziali come l'energia, i trasporti e l'acqua potabile.

Con 57 voti a favore e sei contrari (nessuna astensione), la commissione ha adottato la sua posizione negoziale sulle nuove norme sulle infrastrutture critiche dell'UE. I deputati mirano a proteggere meglio i servizi essenziali (ad esempio energia, trasporti, banche, acqua potabile e infrastrutture digitali) migliorando le strategie di resilienza degli Stati membri e le valutazioni dei rischi.

Il cambiamento climatico è considerato una potenziale fonte di interruzione delle infrastrutture essenziali e la sicurezza informatica è vista come un aspetto importante della resilienza. Poiché i servizi sono sempre più interdipendenti, la direttiva riformata richiede alle autorità locali di istituire un unico punto di contatto responsabile della comunicazione con le altre giurisdizioni. Crea inoltre un nuovo gruppo di resilienza delle entità critiche per facilitare la comunicazione tra le parti interessate, con la partecipazione del Parlamento in qualità di osservatore.

I deputati chiedono un ambito più ampio e una maggiore trasparenza

I deputati vogliono vedere una maggiore trasparenza quando si verificano interruzioni, richiedendo alle entità critiche di informare il pubblico in generale su incidenti o rischi gravi. Vogliono anche assicurarsi che gli Stati membri possano fornire sostegno finanziario a entità critiche, laddove ciò sia nell'interesse pubblico, fatte salve le norme sugli aiuti di Stato.

La commissione per le libertà civili propone di ampliare la definizione di servizi essenziali, in modo da menzionare anche la tutela dell'ambiente, la salute e la sicurezza pubblica e lo stato di diritto.

Per rendere più fluida la cooperazione transfrontaliera, i deputati vogliono che i fornitori di servizi siano considerati "di rilevanza europea" se offrono servizi simili in almeno tre Stati membri.

Dopo la votazione, relatore Michal Simečka (Renew, SK) ha dichiarato: "Le entità critiche forniscono servizi essenziali in tutta l'UE, affrontando un numero crescente di minacce sia provocate dall'uomo che naturali. La nostra ambizione è rafforzare la loro capacità di far fronte ai rischi per le loro operazioni migliorando al contempo il funzionamento delle il mercato interno dei servizi essenziali. Ci si aspetta che realizzi un'Europa che protegge e ciò significa anche rafforzare la resilienza collettiva dei sistemi critici alla base del nostro stile di vita."

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sfondo

I Direttiva europea sulle infrastrutture critiche (ECI) attualmente copre solo due settori (trasporti ed energia), mentre la direttiva riformata li estenderebbe a dieci (energia, trasporti, banche, infrastrutture dei mercati finanziari, sanità, acqua potabile, acque reflue, infrastrutture digitali, pubblica amministrazione e spazio). Allo stesso tempo, la nuova direttiva introduce un approccio all-hazard risk, in cui l'ICE era in gran parte incentrata sul terrorismo.

Prossimi passi

Prima che i negoziati con il Consiglio possano iniziare, il progetto di posizione negoziale dovrà essere approvato da tutta l'Assemblea in una prossima sessione.

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EU Reporter pubblica articoli da una varietà di fonti esterne che esprimono un'ampia gamma di punti di vista. Le posizioni assunte in questi articoli non sono necessariamente quelle di EU Reporter.

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