Investimento
Il caso Micula: un pericoloso precedente nell’arbitrato tra investitori e Stati
Il caso di lunga data dei fratelli Micula, ufficialmente Micula e altri contro Romania, è una delle controversie di arbitrato sugli investimenti più importanti della storia recente. I fratelli Micula hanno fondato delle aziende in Romania nel 1998 ai sensi del Trattato bilaterale sugli investimenti (BIT) tra Svezia e Romania. Questo trattato includeva incentivi economici pensati per stimolare lo sviluppo nelle aree rurali della Romania. Tuttavia, nel 2004, mentre la Romania si preparava all'adesione all'UE, questi incentivi sono stati revocati per conformarsi alle norme sugli aiuti di Stato dell'UE, violando il BIT e causando significative perdite finanziarie ai fratelli Micula. Ciò ha innescato una battaglia legale durata oltre due decenni, culminata in un risarcimento ai sensi della Convenzione ICSID della Banca mondiale, che la Romania ha infine risolto, scrive Marijana Milić.
Durante questa lunga saga legale, l'Unione Europea ha cercato con insistenza di contestare trattati bilaterali e accordi internazionali come la Convenzione ICSID, affermando che solo i tribunali europei dovrebbero governare la risoluzione delle controversie tra investitori e Stati (ISDS) all'interno della sua giurisdizione. Nel 2014, la Commissione Europea (CE) ha stabilito che il risarcimento concesso ai fratelli Micula violava le norme UE sugli aiuti di Stato. Nonostante ciò, nel 2020, la Corte Suprema del Regno Unito ha confermato il diritto dei fratelli al risarcimento.
Ciò ha spinto la CE a citare in giudizio il Regno Unito nel 2024, sostenendo una violazione dei suoi obblighi ai sensi dell'articolo 89 dell'accordo di recesso dalla Brexit. Resta incerto come il Regno Unito risponderà a questa sentenza, in particolare alla luce dell'ostilità politica britannica nei confronti della Corte di giustizia europea (CGUE). La sentenza del Tribunale: responsabilità senza precedenti Il 2 ottobre 2024, il Tribunale dell'UE ha intensificato la controversia legale ordinando ai fratelli Micula di rimborsare il risarcimento di 400 milioni di euro. Sorprendentemente, il tribunale li ha ritenuti personalmente responsabili del recupero di tale importo.
Questa decisione rivela il tentativo della CE di trasporre le conclusioni del Tribunale ICSID sui danni in un quadro di aiuti di Stato, applicando retroattivamente il diritto dell'UE. Di conseguenza, cinque società non ricorrenti affiliate ai Micula, nessuna delle quali ha ricevuto i fondi contestati o si è qualificata per gli aiuti di Stato nell'ambito del regime di incentivi originale, sono ora ritenute responsabili del rimborso. Ancora più preoccupante è il passo senza precedenti della CE di ritenere i fratelli personalmente responsabili del rimborso degli aiuti di Stato. Ai Micula non è stato riconosciuto alcun risarcimento danni a titolo personale dal tribunale ICSID. Dichiarandoli personalmente responsabili, la CE ha consentito alla Romania di sequestrare i loro beni personali, tra cui proprietà e pensioni.
Implicazioni per la responsabilità limitata e il diritto dell’UE
Questa decisione ha profonde implicazioni per i principi di responsabilità limitata secondo la legge rumena, che è disciplinata dalla legge n. 31/1990. La responsabilità limitata protegge gli azionisti dalle rivendicazioni dei creditori aziendali, mentre la personalità giuridica protegge i beni aziendali dai creditori personali degli azionisti. L'approccio della CE squarcia il velo societario in modo illecito, violando la legislazione societaria rumena e le direttive UE che tutelano i diritti degli azionisti. Di solito, ciò si verifica solo in circostanze eccezionali ed esplicitamente regolamentate. Ignorando queste protezioni, la CE rischia di minare la fiducia degli investitori e di creare un precedente pericoloso che potrebbe erodere la stabilità aziendale in tutta l'UE.
Una minaccia alla tutela degli investitori
In sostanza, la decisione della CE penalizza gli investitori per aver esercitato il loro diritto fondamentale a un giusto processo e a un rimedio efficace, diritti che erano legalmente disponibili nell'ambito del quadro ICSID. Ignorando la chiara base giuridica del lodo ICSID e perseguendo misure di recupero aggressive, la CE ha inviato un messaggio agghiacciante agli investitori. Questa decisione mina la certezza giuridica e le protezioni storicamente garantite agli investitori nell'UE. I fratelli Micula hanno presentato ricorso, con un'udienza programmata per il 15 dicembre 2024 e una sentenza prevista per l'inizio dell'anno prossimo.
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