Seguici sui social

ONG false

Le ONG illegittime stanno minando il processo democratico dell'UE

SHARE:

Pubblicato il

on

Utilizziamo la tua iscrizione per fornirti contenuti nei modi in cui hai acconsentito e per migliorare la nostra comprensione di te. Puoi annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

A Bruxelles, le organizzazioni non governative (ONG) sono spesso considerate paladine della società civile, impegnate a favore di cause cruciali come l'ambiente, i diritti umani e la salute pubblica. La loro presenza nel processo decisionale dell'Unione Europea contribuisce a garantire che le voci dei cittadini e delle comunità siano ascoltate, accanto a quelle delle aziende e dei governi. Tuttavia, stanno emergendo preoccupazioni circa il fatto che non tutte le ONG operino con lo stesso livello di trasparenza e di genuinità.

Sebbene le ONG legittime continuino a svolgere un ruolo fondamentale nel promuovere l'interesse pubblico, recenti dibattiti all'interno dell'UE hanno evidenziato un aumento di organizzazioni che presumibilmente si spacciano per attori della società civile, ma che in realtà potrebbero perseguire obiettivi poco trasparenti. I critici sostengono che queste cosiddette "ONG false" rischiano di distorcere i dibattiti politici, erodere la fiducia nelle organizzazioni autentiche e minare i processi democratici dell'UE.

Un’attenzione errata sulle ONG legittime

Le recenti azioni della Commissione europea e di gruppi politici come il Partito Popolare Europeo (PPE) hanno posto le ONG legittime sotto un controllo sempre più severo. Ad esempio, le norme sui finanziamenti sono state inasprite e, a quanto pare, alcune ONG sanitarie hanno dovuto vedersi negare i finanziamenti, con la Commissione che ha espresso preoccupazione per la confusione tra advocacy e lobbying.

Le organizzazioni della società civile hanno espresso preoccupazione per il fatto che tali misure possano inavvertitamente sopprimere la promozione di temi vitali come la salute pubblica e l'ambiente. I commentatori hanno osservato che queste politiche potrebbero inviare un segnale preoccupante: gli interessi dell'industria vengono anteposti al benessere pubblico.

Il PPE ha criticato alcune ONG ambientaliste accusandole di agire di fatto come lobbisti e di utilizzare fondi UE per promuovere le politiche del Green Deal. Questa narrazione ha contribuito a diffondere tra alcuni responsabili politici la percezione che le ONG esercitino un'influenza sproporzionata e irresponsabile. Tuttavia, mentre aumenta il controllo sulle organizzazioni legittime, alcuni osservatori sostengono che le minacce più urgenti non vengano affrontate a sufficienza.

Preoccupazioni per le presunte "ONG false"'

Secondo un recente rapporto Secondo l'EPACA, l'Associazione Europea delle Società di Consulenza per gli Affari Pubblici, vi è crescente preoccupazione per le organizzazioni che si spacciano per ONG, pur presumibilmente servendo interessi aziendali o politici non dichiarati. Il caso "Qatargate", ampiamente riportato, ha coinvolto la ONG "Fight Impunity", che, secondo le indagini in corso, sarebbe stata utilizzata dall'ex eurodeputato Pier Antonio Panzeri per attività di lobbying illecite.

Analogamente, sono state sollevate preoccupazioni riguardo al "Democracy Centre for Transparency", che avrebbe esercitato attività di lobbying per conto del governo del Qatar sotto le mentite spoglie di un'iniziativa a favore della società civile. Un'altra organizzazione, la "Fondation Democratie et Gouvernance", è stata accusata dai media di aver diffuso informazioni fuorvianti ai membri del Parlamento europeo (MEP) riguardanti aziende private come Dentsu Tracking. Alcuni eurodeputati, tra cui Anne-Sophie Pelletier e Michèle Rivasi, hanno successivamente sollevato interrogazioni parlamentari sulla base delle informazioni contestate. Non vi è alcuna prova che questi eurodeputati fossero a conoscenza della controversia che circondava la fonte.

Cookie per pubblicità

Un individuo di nome Gregory Mathieu, direttore della "Fondation Democratie et Gouvernance", è stato citato in relazione ad alcune di queste campagne. Gruppi di monitoraggio della società civile lo hanno identificato come coinvolto in attività presumibilmente mirate a diffondere disinformazione o influenzare la percezione. Tuttavia, queste affermazioni rimangono accuse e al momento della stesura di questo articolo non sono state segnalate accuse formali. Ciononostante, questo organo di stampa ha confermato che Mathieu non era iscritto al Registro per la Trasparenza dell'UE, il che rende qualsiasi attività di lobbying, legittima o meno, illecita ai sensi delle norme UE. 

Questi incidenti evidenziano la complessità del panorama delle ONG dell'UE, in cui una minoranza di organizzazioni può ricorrere a tattiche ingannevoli per influenzare l'elaborazione delle politiche. Tali pratiche possono confondere il dibattito pubblico, screditare attori legittimi e orientare i risultati delle politiche in direzioni non dichiarate.

Un modo migliore di procedere

Invece di aumentare le restrizioni sulle ONG consolidate, i decisori politici potrebbero concentrarsi sul miglioramento della trasparenza nel settore delle ONG. Requisiti di trasparenza più severi riguardanti fonti di finanziamento, strutture di governance e affiliazioni potrebbero aiutare a distinguere le organizzazioni credibili da quelle discutibili.

Istituzioni come EU DisinfoLab hanno già iniziato a lavorare in questo ambito, conducendo indagini e sensibilizzando sulle pratiche di disinformazione legate all'uso improprio delle piattaforme della società civile. La Commissione europea Pacchetto "Difesa della democrazia" rappresenta un ulteriore passo positivo, volto a rafforzare la trasparenza e a prevenire operazioni di influenza occulta.

Proteggere l’integrità del processo decisionale dell’UE

L'impegno dell'UE per la democrazia richiede che tutti gli attori del processo decisionale politico operino in modo trasparente e in buona fede. Man mano che vengono alla luce casi di presunto abuso del quadro normativo delle ONG, è essenziale che la risposta distingua tra gruppi legittimi della società civile e coloro che agiscono con motivazioni nascoste.

L'integrità del processo decisionale dell'UE dipende dalla partecipazione di stakeholder informati, rappresentativi e responsabili. Il rafforzamento dei meccanismi di trasparenza e il sostegno alle ONG autentiche devono essere prioritari rispetto a restrizioni generalizzate. Solo attraverso un approccio equilibrato e basato sull'evidenza scientifica l'UE può salvaguardare sia l'impegno democratico che la fiducia istituzionale.

Foto di Giulia Taubitz on Unsplash

Condividi questo articolo:

EU Reporter pubblica articoli provenienti da diverse fonti esterne che esprimono un'ampia gamma di punti di vista. Le posizioni espresse in questi articoli non corrispondono necessariamente a quelle di EU Reporter. Si prega di consultare il testo completo di EU Reporter. Termini e condizioni di pubblicazione Per maggiori informazioni, EU Reporter adotta l'intelligenza artificiale come strumento per migliorare la qualità, l'efficienza e l'accessibilità del giornalismo, mantenendo al contempo una rigorosa supervisione editoriale umana, standard etici e trasparenza in tutti i contenuti assistiti dall'IA. Si prega di consultare il documento completo di EU Reporter. Politica sull'intelligenza artificiale per maggiori informazioni.

Trending