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I socialdemocratici insistono sul riconoscimento dell'enorme impronta di carbonio delle criptovalute

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Il voto di oggi (28 febbraio) sulla regolamentazione dei mercati delle criptovalute (MiCA) è stato rinviato su richiesta del Partito popolare europeo conservatore, con il sostegno dei liberali e dell'ECR e ID populista di destra. I media riferiscono che ciò avviene dopo i respingimenti dei lobbisti contro un emendamento negoziato dal loro stesso relatore del PPE per accogliere le preoccupazioni dei progressisti sull'enorme impronta di carbonio delle criptovalute.

Eero Heinäluoma, eurodeputato e negoziatore S&D beni crittografici, ha affermato: “Le criptovalute consumano tanta energia quanto le auto elettriche. L'estrazione di bitcoin da sola consuma più energia rispetto a paesi delle dimensioni dell'Austria o del Portogallo. Con un'impronta di carbonio così pesante, le criptovalute renderanno l'Europa una lotta in salita per combattere l'esplosione dei prezzi dell'energia e diventare carbon neutral.

“Il Gruppo Socialisti e Democratici non vuole vietare le criptovalute. Al contrario, vogliamo garantire che il mining su scala industriale di criptovalute sia impostato su un percorso sostenibile.

“Con queste nuove regole, l'Europa ha la possibilità di stabilire lo standard globale per le criptovalute. Eppure siamo già in ritardo quando si tratta di regolamentare questo nuovo settore frenetico. Non possiamo permetterci altri ritardi. Per questo ci opponiamo ora alla riapertura del testo a causa di pressioni esterne. Un affare è un affare."

La Commissione ha pubblicato la sua proposta sui "mercati delle criptovalute" (MiCA) nel settembre 2020 e i negoziatori del Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo il 16 febbraio 2022. L'attuale bozza prevede che la Commissione europea dovrebbe adottare, sei mesi dopo l'entrata in vigore del presente regolamento, atto delegato con il quale definirà standard minimi di sostenibilità ambientale rispetto ai quali un meccanismo di consenso sarà ritenuto ambientalmente insostenibile. Tali standard definiti dalla Commissione Europea si applicheranno a partire da gennaio 2025.

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EU Reporter pubblica articoli da una varietà di fonti esterne che esprimono un'ampia gamma di punti di vista. Le posizioni assunte in questi articoli non sono necessariamente quelle di EU Reporter.

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